Il cetriolo (Cucumis sativus L.) è uno degli ortaggi più coltivati in serra con la tecnica del senza suolo, ma l’agricoltura pugliese è ricca di altre cucurbitacee che ben potrebbero adattarsi a questo tipo di coltivazione. Il carosello e il barattiere sono delle apprezzate varietà locali della specie Cucumis. melo L., il cui frutto immaturo è tradizionalmente consumato crudo, al pari di un cetriolo. Esse presentano una notevole variabilità intraspecifica, che si manifesta a livello di fenotipo, biologia fiorale (distribuzione di fiori maschili e andromonoici sugli steli) e morfologia dei frutti. Di conseguenza, la discriminazione delle popolazioni sulla base dell’aspetto delle piante e la conoscenza dell’habitus riproduttivo risultano di grande importanza sia per la valorizzazione di queste varietà locali sia per l’ottimizzazione della tecnica colturale e quindi della produzione. Così come il cetriolo, il ciclo di coltivazione di queste varietà, in pieno campo, è primaverile-estivo, in quanto le basse temperature e la ridotta disponibilità di radiazione solare ostacolano l’attività vegeto-riproduttiva. Pertanto, scopo del presente studio è stato quello di sperimentare l’utilizzo di una tecnologia di illuminazione supplementare al fine di sopperire alle condizioni sub-ottimali di luminosità e consentire la destagionalizzazione produttiva di caroselli ‘Tomentoso’ (CAT) e ‘Scopatizzo’ (CAS) e di barattieri, ‘Tondo’ (BT) e ‘Allungato’ (BA) in ambiente protetto. Inoltre, al fine di valutare le potenzialità produttive dei genotipi citati, sono stati allevati anche due ibridi F1 (CB; Rijk Zwaan, NL) di cetriolo: ‘Baby star’ tipologia liscio barese e ‘Modan’, tipologia spinoso, in qualità di riferimento commerciale. Le varietà locali sono state anche caratterizzate morfologicamente. La prova sperimentale è stata realizzata presso l’innovativa serra semi-chiusa dell’Azienda Agricola F.lli Lapietra (Monopoli, BA) allevando le piante di carosello, barattiere e cetriolo in un impianto di coltivazione fuori suolo in lastre di lana di roccia, con sistema di micro-irrigazione e forma di allevamento verticale dello stelo principale e degli steli primari per carosello e cetriolo, dello stelo primario e steli secondari previa cimatura del principale per barattiere. Sono state utilizzate lampade LED toplight, con spettro di emissione 5% blu (460 nm) e 95% rosso (660 nm) photosynthetic photon flux density PPFD di 175 µmol m-2 s-2 e fotoperiodo di 18 ore gestito da apposito software. Durante l’attività sperimentale sono stati determinati: parametri climatici, scambi gassosi, fluorescenza, produzione, contenuto di clorofilla delle foglie; l’infiorescenza è stata descritta secondo biologia, posizione sugli steli e forma; sulle peponidi sono stati rilevati: morfologia (in sezione longitudinale misurare profondità mesocarpo, placenta, cavità placentare), colore epicarpo, diametri equatoriale e polare, sostanza secca. Per la caratterizzazione morfo-fisiologica è stato utilizzato il modello dei descrittori GIBA (Gruppo di lavoro nazionale sulla Biodiversità Agraria) del melone (Rif. CPVO TP/104/2). Dai risultati sono emerse differenze morfo-fisiologiche tra i genotipi pugliesi, che sono stati dettagliatamente caratterizzati. Gli ibridi di cetriolo hanno mostrato una crescita rapida e vigorosa e una pronta entrata in produzione, a differenza delle varietà locali, tra cui BA e BT sono stati i più lenti e meno vigorosi; tuttavia, CAS e CAT hanno raggiunto livelli di produzione confrontabili a quelli dei cetrioli e i barattieri hanno comunque raggiunto il volume produttivo atteso da questa varietà. Sì può quindi affermare che barattiere e carosello ben si adattano alla coltivazione in serra con la tecnica del senza suolo e possono essere una valida alternativa alla coltivazione del cetriolo. Inoltre, così come recenti studi effettuati da questo gruppo affermano, anche per cetriolo, carosello e barattiere, l’impiego dell’illuminazione supplementare LED permette la destagionalizzazione produttiva. Il presente studio è stato condotto nell’ambito del progetto SOILLESS GO “SOstenibilità ambientale, Innovazioni di processo e di prodotto per la competitività delle coltivazioni Senza Suolo in Puglia – Gruppo Operativo”, finanziato nell’ambito del PSR Puglia 2014/2020 – Misura 16 – Cooperazione – Sottomisura 16.2 “Sostegno a progetti pilota e allo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie”.

Destagionalizzazione e caratterizzazione di varietà locali di carosello e barattiere

Annalisa Somma
;
Onofrio Davide Palmitessa;Beniamino Leoni;Angelo Signore;Massimiliano Renna;Pietro Santamaria
2023-01-01

Abstract

Il cetriolo (Cucumis sativus L.) è uno degli ortaggi più coltivati in serra con la tecnica del senza suolo, ma l’agricoltura pugliese è ricca di altre cucurbitacee che ben potrebbero adattarsi a questo tipo di coltivazione. Il carosello e il barattiere sono delle apprezzate varietà locali della specie Cucumis. melo L., il cui frutto immaturo è tradizionalmente consumato crudo, al pari di un cetriolo. Esse presentano una notevole variabilità intraspecifica, che si manifesta a livello di fenotipo, biologia fiorale (distribuzione di fiori maschili e andromonoici sugli steli) e morfologia dei frutti. Di conseguenza, la discriminazione delle popolazioni sulla base dell’aspetto delle piante e la conoscenza dell’habitus riproduttivo risultano di grande importanza sia per la valorizzazione di queste varietà locali sia per l’ottimizzazione della tecnica colturale e quindi della produzione. Così come il cetriolo, il ciclo di coltivazione di queste varietà, in pieno campo, è primaverile-estivo, in quanto le basse temperature e la ridotta disponibilità di radiazione solare ostacolano l’attività vegeto-riproduttiva. Pertanto, scopo del presente studio è stato quello di sperimentare l’utilizzo di una tecnologia di illuminazione supplementare al fine di sopperire alle condizioni sub-ottimali di luminosità e consentire la destagionalizzazione produttiva di caroselli ‘Tomentoso’ (CAT) e ‘Scopatizzo’ (CAS) e di barattieri, ‘Tondo’ (BT) e ‘Allungato’ (BA) in ambiente protetto. Inoltre, al fine di valutare le potenzialità produttive dei genotipi citati, sono stati allevati anche due ibridi F1 (CB; Rijk Zwaan, NL) di cetriolo: ‘Baby star’ tipologia liscio barese e ‘Modan’, tipologia spinoso, in qualità di riferimento commerciale. Le varietà locali sono state anche caratterizzate morfologicamente. La prova sperimentale è stata realizzata presso l’innovativa serra semi-chiusa dell’Azienda Agricola F.lli Lapietra (Monopoli, BA) allevando le piante di carosello, barattiere e cetriolo in un impianto di coltivazione fuori suolo in lastre di lana di roccia, con sistema di micro-irrigazione e forma di allevamento verticale dello stelo principale e degli steli primari per carosello e cetriolo, dello stelo primario e steli secondari previa cimatura del principale per barattiere. Sono state utilizzate lampade LED toplight, con spettro di emissione 5% blu (460 nm) e 95% rosso (660 nm) photosynthetic photon flux density PPFD di 175 µmol m-2 s-2 e fotoperiodo di 18 ore gestito da apposito software. Durante l’attività sperimentale sono stati determinati: parametri climatici, scambi gassosi, fluorescenza, produzione, contenuto di clorofilla delle foglie; l’infiorescenza è stata descritta secondo biologia, posizione sugli steli e forma; sulle peponidi sono stati rilevati: morfologia (in sezione longitudinale misurare profondità mesocarpo, placenta, cavità placentare), colore epicarpo, diametri equatoriale e polare, sostanza secca. Per la caratterizzazione morfo-fisiologica è stato utilizzato il modello dei descrittori GIBA (Gruppo di lavoro nazionale sulla Biodiversità Agraria) del melone (Rif. CPVO TP/104/2). Dai risultati sono emerse differenze morfo-fisiologiche tra i genotipi pugliesi, che sono stati dettagliatamente caratterizzati. Gli ibridi di cetriolo hanno mostrato una crescita rapida e vigorosa e una pronta entrata in produzione, a differenza delle varietà locali, tra cui BA e BT sono stati i più lenti e meno vigorosi; tuttavia, CAS e CAT hanno raggiunto livelli di produzione confrontabili a quelli dei cetrioli e i barattieri hanno comunque raggiunto il volume produttivo atteso da questa varietà. Sì può quindi affermare che barattiere e carosello ben si adattano alla coltivazione in serra con la tecnica del senza suolo e possono essere una valida alternativa alla coltivazione del cetriolo. Inoltre, così come recenti studi effettuati da questo gruppo affermano, anche per cetriolo, carosello e barattiere, l’impiego dell’illuminazione supplementare LED permette la destagionalizzazione produttiva. Il presente studio è stato condotto nell’ambito del progetto SOILLESS GO “SOstenibilità ambientale, Innovazioni di processo e di prodotto per la competitività delle coltivazioni Senza Suolo in Puglia – Gruppo Operativo”, finanziato nell’ambito del PSR Puglia 2014/2020 – Misura 16 – Cooperazione – Sottomisura 16.2 “Sostegno a progetti pilota e allo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie”.
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