Come archeologhe che si occupano di didattica archeologica, trovare metodi e linguaggi incisivi che avvicinino i bambini della scuola primaria alle nozioni astratte della Storia è una sfida continua. Se ormai i laboratori didattici vengono ampiamente utilizzati come supporto all’insegnamento della materia, spesso questi rimangono un’esperienza circoscritta e limitata nel tempo. Ciò che può arricchire queste esperienze è puntare al coinvolgimento emotivo dei bambini. Un modo efficace per riuscirci può essere quello di combinare l’espediente dello storytelling e le pratiche della gamification. In questa sede ci proponiamo di presentare due progetti diversi elaborati sulla base di queste riflessioni. Il primo caso riguarda un’esperienza triennale svolta nell’arco dell’intero anno scolastico con le classi terze dell’Istituto Comprensivo “G. Gonnelli” di Gambassi Terme e Montaione (FI), durante la quale, attraverso la gamification, i bambini vengono fatti muovere all’interno di un quadro narrativo che li vede impersonare uomini e donne della Preistoria. In questo contesto devono sopravvivere affrontando le sfide e le difficoltà che via via si presentano. Il secondo caso è un videogame che abbiamo ideato e che attraverso il digital storytelling fa vivere al bambino un’avventura al tempo degli Etruschi. Il giocatore è il protagonista della storia, in questo modo il videogioco fa sì che: il bambino viva un’esperienza immersiva; il momento ludico diventi anche occasione di approfondimento di temi affrontati nello studio; vengano veicolati contenuti di tipo scientifico attraverso strumenti digitali che i bambini sono abituati a utilizzare fin da piccolissimi. I due casi che si intendono presentare hanno come comune denominatore la ricerca e l’attuazione di esperienze complesse che stimolino l’interesse mediante il gioco e l’immedesimazione e trasformino i bambini da immagazzinatori passivi di nozioni in protagonisti attivi dell’avventura intellettuale dell’apprendimento.
Esperienze di coinvolgimento attivo dei bambini per l’apprendimento della Storia
Samanta Mariotti
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2020-01-01
Abstract
Come archeologhe che si occupano di didattica archeologica, trovare metodi e linguaggi incisivi che avvicinino i bambini della scuola primaria alle nozioni astratte della Storia è una sfida continua. Se ormai i laboratori didattici vengono ampiamente utilizzati come supporto all’insegnamento della materia, spesso questi rimangono un’esperienza circoscritta e limitata nel tempo. Ciò che può arricchire queste esperienze è puntare al coinvolgimento emotivo dei bambini. Un modo efficace per riuscirci può essere quello di combinare l’espediente dello storytelling e le pratiche della gamification. In questa sede ci proponiamo di presentare due progetti diversi elaborati sulla base di queste riflessioni. Il primo caso riguarda un’esperienza triennale svolta nell’arco dell’intero anno scolastico con le classi terze dell’Istituto Comprensivo “G. Gonnelli” di Gambassi Terme e Montaione (FI), durante la quale, attraverso la gamification, i bambini vengono fatti muovere all’interno di un quadro narrativo che li vede impersonare uomini e donne della Preistoria. In questo contesto devono sopravvivere affrontando le sfide e le difficoltà che via via si presentano. Il secondo caso è un videogame che abbiamo ideato e che attraverso il digital storytelling fa vivere al bambino un’avventura al tempo degli Etruschi. Il giocatore è il protagonista della storia, in questo modo il videogioco fa sì che: il bambino viva un’esperienza immersiva; il momento ludico diventi anche occasione di approfondimento di temi affrontati nello studio; vengano veicolati contenuti di tipo scientifico attraverso strumenti digitali che i bambini sono abituati a utilizzare fin da piccolissimi. I due casi che si intendono presentare hanno come comune denominatore la ricerca e l’attuazione di esperienze complesse che stimolino l’interesse mediante il gioco e l’immedesimazione e trasformino i bambini da immagazzinatori passivi di nozioni in protagonisti attivi dell’avventura intellettuale dell’apprendimento.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


