Il panace (Heracleum sphondylium L.) è una pianta erbacea, afferente alla famiglia delle Apiaceae, diffusa nei prati e nei boschi, specialmente nelle zone montane fino a 2.500 m, ma anche nelle zone costiere, lungo gli argini fluviali e i bordi stradali, e nei terreni incolti; è una pianta indicatrice dei terreni ricchi di azoto. Questa specie edule spontanea è utilizzata sia come ingrediente in alcune preparazioni della cucina tradizionale, sia nella medicina popolare. Diversi studi, inoltre, hanno evidenziato la presenza di numerosi composti con diversa attività biologica. Il presente lavoro di rassegna ha avuto come obiettivo la disamina delle attuali conoscenze sul panace al fine di pervenire ad una visione complessiva inerente alle sue potenzialità di domesticazione. Pertanto, è stata condotta sia un’analisi sistematica delle informazioni presenti in bibliografia, sia un’analisi SWOT per valutare punti di forza e debolezza, nonché minacce ed opportunità inerenti alla valutazione del panace come potenziale nuova specie orticola con concreta possibilità di affermazione. Vengono, inoltre, proposti alcuni innovativi utilizzi gastronomici. I risultati del presente lavoro suggeriscono che H. sphondylium mostra un buon potenziale come nuova coltura orticola, essendo un alimento con interessanti caratteristiche organolettiche, nonché un’interessante fonte di composti bioattivi valorizzabili dall’industria farmaceutica e agroalimentare. Inoltre, il panace potrebbe rappresentare una coltura orticola da valorizzare mediante l’utilizzo di sistemi di coltivazione senza suolo, nonché una coltura alternativa per suoli in aree marginali. D’altra parte, le interessanti caratteristiche del panace e i suoi molteplici usi sono, ad oggi, molto poco conosciuti. Pertanto, sarebbe auspicabile un approccio multidisciplinare e progetti integrati finalizzati alla valorizzazione e commercializzazione di questa potenziale nuova coltura orticola. Tuttavia, dai risultati del presente lavoro emerge la necessità di una mirata attività di ricerca finalizzata ad esaminare diversi aspetti colturali, indispensabili prima di ipotizzare una completa domesticazione di questa specie edule spontanea, espressione di biodiversità.

Prospettive di domesticazione del panace comune (Heracleum sphondylium L.) come nuova coltura orticola

Massimiliano Renna
2023-01-01

Abstract

Il panace (Heracleum sphondylium L.) è una pianta erbacea, afferente alla famiglia delle Apiaceae, diffusa nei prati e nei boschi, specialmente nelle zone montane fino a 2.500 m, ma anche nelle zone costiere, lungo gli argini fluviali e i bordi stradali, e nei terreni incolti; è una pianta indicatrice dei terreni ricchi di azoto. Questa specie edule spontanea è utilizzata sia come ingrediente in alcune preparazioni della cucina tradizionale, sia nella medicina popolare. Diversi studi, inoltre, hanno evidenziato la presenza di numerosi composti con diversa attività biologica. Il presente lavoro di rassegna ha avuto come obiettivo la disamina delle attuali conoscenze sul panace al fine di pervenire ad una visione complessiva inerente alle sue potenzialità di domesticazione. Pertanto, è stata condotta sia un’analisi sistematica delle informazioni presenti in bibliografia, sia un’analisi SWOT per valutare punti di forza e debolezza, nonché minacce ed opportunità inerenti alla valutazione del panace come potenziale nuova specie orticola con concreta possibilità di affermazione. Vengono, inoltre, proposti alcuni innovativi utilizzi gastronomici. I risultati del presente lavoro suggeriscono che H. sphondylium mostra un buon potenziale come nuova coltura orticola, essendo un alimento con interessanti caratteristiche organolettiche, nonché un’interessante fonte di composti bioattivi valorizzabili dall’industria farmaceutica e agroalimentare. Inoltre, il panace potrebbe rappresentare una coltura orticola da valorizzare mediante l’utilizzo di sistemi di coltivazione senza suolo, nonché una coltura alternativa per suoli in aree marginali. D’altra parte, le interessanti caratteristiche del panace e i suoi molteplici usi sono, ad oggi, molto poco conosciuti. Pertanto, sarebbe auspicabile un approccio multidisciplinare e progetti integrati finalizzati alla valorizzazione e commercializzazione di questa potenziale nuova coltura orticola. Tuttavia, dai risultati del presente lavoro emerge la necessità di una mirata attività di ricerca finalizzata ad esaminare diversi aspetti colturali, indispensabili prima di ipotizzare una completa domesticazione di questa specie edule spontanea, espressione di biodiversità.
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