La dieta dei cacciatori-raccoglitori gravettiani della Puglia: analisi isotopiche e datazioni al radiocarbonio AMS sugli inumati di Grotta Paglicci e Grotta di Santa Maria di Agnano MA Mannino, S. Talamo, D. Coppola, E. Vacca, A. Rnchitelli, P. Boscato, M.P Richards I recenti sviluppi nel campo dell'archeologia molecolare con sentono di eseguire ricostruzioni paleonutrizionali sempre più affidabili analizzando il collagene osseo estratto da reperti umani preistorici, apportando nuovi dati allo studio della sussistenza umana nel passato. Nell'ambito dd presente studio sono stati campionati gli inumati gravettiani di Grotta Paglicci (Rignano Garganico) e Grotta di Santa Maria di Agnano (Ostuni), oltre a reperti faunistici a questi contemporanei, al fine di eseguire analisi degli isotopi del carbonio e dell'azoto su collagene osseo. Queste analisi permettono di determinare l'ecosistema di origine della componente proteica dei cibi consumati e, specificatamente, se questi ultimi fossero in prevalenza terrestri, dulciacquicoli o marini. Inoltre, poiché la composizione isotopica dell'azoto varia in base allivello trofico di un organismo all'interno della catena alimentare, le analisi isotopiche forniscono anche utili indicazioni sull'importanza del consumo carneo. L'estrazione di collagene ben preservato è stata portata a termine con successo nel caso di tutti gli inumati in questione e la datazione al radiocarbonio AMS degli estratti ha confermato la loro attribuzione crono-stratigrafica al gravettiano. Nel complesso le analisi degli isotopi del carbonio e dell'azoto dimostrano come la dieta di questi cacciatori raccoglitori fosse incentrata principalmente sul consumo della carne di erbivori terrestri di taglia medio-grande, in linea con le ricostruzioni archeozoologiche. I valori degli isotopi dell'azoto del collagene osseo, tuttavia, differiscono tra gli individui esaminati. Il presente studio valuta se questa differenza sia legata ai cambiamenti ambientali intercorsi tra le vite dei diversi inumati in questione o se sia dovuta al consumo di risorse acquatiche da parte di alcuni di essi.
La dieta dei cacciatori-raccoglitori gravettiani della Puglia: analisi isotopiche e datazioni al radiocarbonio AMS sugli inumati di Grotta Paglicci e Grotta di Santa Maria di Agnano.
VACCA, Eligio;
2012-01-01
Abstract
La dieta dei cacciatori-raccoglitori gravettiani della Puglia: analisi isotopiche e datazioni al radiocarbonio AMS sugli inumati di Grotta Paglicci e Grotta di Santa Maria di Agnano MA Mannino, S. Talamo, D. Coppola, E. Vacca, A. Rnchitelli, P. Boscato, M.P Richards I recenti sviluppi nel campo dell'archeologia molecolare con sentono di eseguire ricostruzioni paleonutrizionali sempre più affidabili analizzando il collagene osseo estratto da reperti umani preistorici, apportando nuovi dati allo studio della sussistenza umana nel passato. Nell'ambito dd presente studio sono stati campionati gli inumati gravettiani di Grotta Paglicci (Rignano Garganico) e Grotta di Santa Maria di Agnano (Ostuni), oltre a reperti faunistici a questi contemporanei, al fine di eseguire analisi degli isotopi del carbonio e dell'azoto su collagene osseo. Queste analisi permettono di determinare l'ecosistema di origine della componente proteica dei cibi consumati e, specificatamente, se questi ultimi fossero in prevalenza terrestri, dulciacquicoli o marini. Inoltre, poiché la composizione isotopica dell'azoto varia in base allivello trofico di un organismo all'interno della catena alimentare, le analisi isotopiche forniscono anche utili indicazioni sull'importanza del consumo carneo. L'estrazione di collagene ben preservato è stata portata a termine con successo nel caso di tutti gli inumati in questione e la datazione al radiocarbonio AMS degli estratti ha confermato la loro attribuzione crono-stratigrafica al gravettiano. Nel complesso le analisi degli isotopi del carbonio e dell'azoto dimostrano come la dieta di questi cacciatori raccoglitori fosse incentrata principalmente sul consumo della carne di erbivori terrestri di taglia medio-grande, in linea con le ricostruzioni archeozoologiche. I valori degli isotopi dell'azoto del collagene osseo, tuttavia, differiscono tra gli individui esaminati. Il presente studio valuta se questa differenza sia legata ai cambiamenti ambientali intercorsi tra le vite dei diversi inumati in questione o se sia dovuta al consumo di risorse acquatiche da parte di alcuni di essi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.