Nell’ambito del progetto OTRIONS è stata installata, sul promontorio del Gargano, una rete sismica di 12 sismografi a corto periodo (Lennartz LE-1DV,1Hz) a tre componenti, a partire dal 1° Aprile 2013. L’area ricoperta dalla rete sismica ha una estensione di circa 30 x 30 km2 e racchiude i comuni di S. Giovanni Rotondo, Lucera e Manfredonia. Presso l’Università di Bari è stato realizzato un laboratorio sismico, dove i dati vengono ricevuti e processati in tempo reale, mediante l’uso del software SeisComp3 prodotto da GFZ-Potsdam. Nei primi due mesi di attività della rete, sono stati registrati circa un centinaio di terremoti, caratterizzati da una magnitudo inferiore o uguale a 2. Adottando un metodo di tipo Montecarlo (Hypo 71 e Velest), è stato ricavato un modello di velocità 1D a 3 strati delle onde sismiche, dall’inversione dei tempi di arrivo registrati nel Gargano dall’INGV nel periodo 2006-2012. Tale modello è stato ottenuto, mediante un approccio multi-scala, basato sulla ricerca globale del misfit minimo tra tempi di arrivo osservati e sintetici. Per ogni inversione, è stata adottata una tecnica di grid-search per determinare le proprietà elastiche degli strati del sottosuolo: i nuovi valori di velocità sono stati usati come parametri iniziali da dare in input ad Hypo 71, per ottenere in output modelli ulteriormente dettagliati. Successivamente sono stati utilizzati i tempi di arrivo delle fasi P ed S, di eventi registrati dall’INGV e da OTRIONS, per definire un modello di velocità 1D, mediante un approccio di inversione classico linearizzato (Velest, Kissling et al. 1994). E’ stato necessario fissare il valore del rapporto Vp/Vs a 1.82, come ottenuto dal diagramma di Wadati modificato, a causa del numero relativamente piccolo di dati e di una bassa copertura azimutale. Per la stessa ragione i ritardi di stazione non sono stati determinati dall’inversione ma fissati sulla base delle conoscenze geologiche dell’area. Il modello finale 1D di velocità è stato ricavato dalla media dei risultati ottenuti, usando nove diversi modelli iniziali di velocità. Il modello dedotto per la velocità delle onde P, mostra un graduale aumento di velocità al crescere della profondità e risulta ben vincolato ai dati fino ad una profondità di circa 25-30 km. In questa nota verranno presentati i risultati di questo studio e le localizzazioni di oltre 1100 eventi registrati dalla rete mista OTRIONS-INGV nel periodo aprile 2013- marzo 2014.

SISMICITÀ NEL GARGANO: UN MODELLO 1D DI VELOCITÀ DELLE ONDE SISMICHE DALL’INVERSIONE DEI TEMPI DI ARRIVO DELLE FASI P ED S DI EVENTI REGISTRATI DALLE RETI SISMICHE OTRIONS E INGV

DE LORENZO, SALVATORE;TALLARICO, Andrea
2014-01-01

Abstract

Nell’ambito del progetto OTRIONS è stata installata, sul promontorio del Gargano, una rete sismica di 12 sismografi a corto periodo (Lennartz LE-1DV,1Hz) a tre componenti, a partire dal 1° Aprile 2013. L’area ricoperta dalla rete sismica ha una estensione di circa 30 x 30 km2 e racchiude i comuni di S. Giovanni Rotondo, Lucera e Manfredonia. Presso l’Università di Bari è stato realizzato un laboratorio sismico, dove i dati vengono ricevuti e processati in tempo reale, mediante l’uso del software SeisComp3 prodotto da GFZ-Potsdam. Nei primi due mesi di attività della rete, sono stati registrati circa un centinaio di terremoti, caratterizzati da una magnitudo inferiore o uguale a 2. Adottando un metodo di tipo Montecarlo (Hypo 71 e Velest), è stato ricavato un modello di velocità 1D a 3 strati delle onde sismiche, dall’inversione dei tempi di arrivo registrati nel Gargano dall’INGV nel periodo 2006-2012. Tale modello è stato ottenuto, mediante un approccio multi-scala, basato sulla ricerca globale del misfit minimo tra tempi di arrivo osservati e sintetici. Per ogni inversione, è stata adottata una tecnica di grid-search per determinare le proprietà elastiche degli strati del sottosuolo: i nuovi valori di velocità sono stati usati come parametri iniziali da dare in input ad Hypo 71, per ottenere in output modelli ulteriormente dettagliati. Successivamente sono stati utilizzati i tempi di arrivo delle fasi P ed S, di eventi registrati dall’INGV e da OTRIONS, per definire un modello di velocità 1D, mediante un approccio di inversione classico linearizzato (Velest, Kissling et al. 1994). E’ stato necessario fissare il valore del rapporto Vp/Vs a 1.82, come ottenuto dal diagramma di Wadati modificato, a causa del numero relativamente piccolo di dati e di una bassa copertura azimutale. Per la stessa ragione i ritardi di stazione non sono stati determinati dall’inversione ma fissati sulla base delle conoscenze geologiche dell’area. Il modello finale 1D di velocità è stato ricavato dalla media dei risultati ottenuti, usando nove diversi modelli iniziali di velocità. Il modello dedotto per la velocità delle onde P, mostra un graduale aumento di velocità al crescere della profondità e risulta ben vincolato ai dati fino ad una profondità di circa 25-30 km. In questa nota verranno presentati i risultati di questo studio e le localizzazioni di oltre 1100 eventi registrati dalla rete mista OTRIONS-INGV nel periodo aprile 2013- marzo 2014.
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