La Cannabis sativa L. subsp. ruderalis viene, da sempre, propagata per seme. Tuttavia ciò non garantisce uniformità genetica per la predominanza della variabilità, prodotto di mutazioni, crossing-over, segregazione, assortimento indipendente e fecondazione. La propagazione clonale in generale e la micropropagazione nello specifico consentono di mitigare l’elevato livello di diversità fenotipica, ottenendo colture uniformi nel tempo e di alta qualità. Oggetto di studio è la Cannabis sativa L. subsp. ruderalis var. Finola, varietà dioica di canapa da olio di origine finlandese, interessante per il suo ciclo inferiore ai 3 mesi. Sono state effettuate prove con l’obiettivo di superare problematiche legate all’adattabilità alle condizioni di vitro, trattandosi di una varietà autofiorente, indipendente dal fotoperiodo e dal brevissimo ciclo, tutte caratteristiche che rendono complesse le operazioni di moltiplicazione. Il fine ultimo è la redazione di un protocollo di micropropagazione efficiente per ottenere piante in vitro e successivamente in vivo di C. sativa subsp. rudelaris varietà Finola. Come materiale di partenza, al fine della micropropagazione, sono state utilizzate gemme prelevate da piante madri accresciute per circa un mese in condizioni controllate, sotto led bianchi con fotoperiodo impostato a 24 h di luce e temperatura di 22°C ±1°C. Il substrato che ha dato migliori risultati è stato ottenuto combinando Mezzo Base (mezzo nutritivo comunemente impiegato presso il Laboratorio di Micropropagazione e Microscopia del Dipartimento di Scienze Agro-Ambientali e Territoriali dell’Università di Bari Aldo Moro) arricchito con saccarosio (20 gr l-1), thidiazuron (0.4 mg l-1) e acido naftalenacetico (0.2 mg l-1). Relativamente alla radicazione e al successivo ambientamento, le piante hanno mostrato una buona radicazione su acido indol-3-butirrico (0.1 mg l-1) ed una successiva sopravvivenza di oltre il 50% delle piantine, una volta trapiantate in serra condizionata.
Micropropagazione di varietà di Cannabis sativa L. subsp. ruderalis.
Giuseppe Basile
;Giuseppe De Mastro;Claudia Ruta
2022-01-01
Abstract
La Cannabis sativa L. subsp. ruderalis viene, da sempre, propagata per seme. Tuttavia ciò non garantisce uniformità genetica per la predominanza della variabilità, prodotto di mutazioni, crossing-over, segregazione, assortimento indipendente e fecondazione. La propagazione clonale in generale e la micropropagazione nello specifico consentono di mitigare l’elevato livello di diversità fenotipica, ottenendo colture uniformi nel tempo e di alta qualità. Oggetto di studio è la Cannabis sativa L. subsp. ruderalis var. Finola, varietà dioica di canapa da olio di origine finlandese, interessante per il suo ciclo inferiore ai 3 mesi. Sono state effettuate prove con l’obiettivo di superare problematiche legate all’adattabilità alle condizioni di vitro, trattandosi di una varietà autofiorente, indipendente dal fotoperiodo e dal brevissimo ciclo, tutte caratteristiche che rendono complesse le operazioni di moltiplicazione. Il fine ultimo è la redazione di un protocollo di micropropagazione efficiente per ottenere piante in vitro e successivamente in vivo di C. sativa subsp. rudelaris varietà Finola. Come materiale di partenza, al fine della micropropagazione, sono state utilizzate gemme prelevate da piante madri accresciute per circa un mese in condizioni controllate, sotto led bianchi con fotoperiodo impostato a 24 h di luce e temperatura di 22°C ±1°C. Il substrato che ha dato migliori risultati è stato ottenuto combinando Mezzo Base (mezzo nutritivo comunemente impiegato presso il Laboratorio di Micropropagazione e Microscopia del Dipartimento di Scienze Agro-Ambientali e Territoriali dell’Università di Bari Aldo Moro) arricchito con saccarosio (20 gr l-1), thidiazuron (0.4 mg l-1) e acido naftalenacetico (0.2 mg l-1). Relativamente alla radicazione e al successivo ambientamento, le piante hanno mostrato una buona radicazione su acido indol-3-butirrico (0.1 mg l-1) ed una successiva sopravvivenza di oltre il 50% delle piantine, una volta trapiantate in serra condizionata.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.