Mentre l'azione bioinsetticida dei nematodi entomopatogeni (EPN) si basa tipicamente sulla simbiosi con batteri “core”, come Photorhabdus e Xenorhabdus spp. è stata studiata l'associazione di un nuovo ceppo “non-core” del batterio del suolo Pseudomonas protegens con stadi giovanili infettivi di Steinernema feltiae. Tale associazione è risultata robusta e il batterio è apparso ben adattato all'emocele degli insetti, essendo in grado di proliferare rapidamente dopo che anche una piccola quantità di cellule vive (100 CFU) veniva inoculata in larvae di Galleria mellonella, causandone la rapida morte. Il ruolo dei nematodi parassiti degli insetti come vettori di questi batteri è emerso in esperimenti che hanno coinvolto diverse generazioni di larve di G. mellonella inoculate con differenti dosi di nematodi. Specifici biosaggi di laboratorio hanno mostrato diversi livelli di virulenza del batterio nei confronti di Lepidotteri e Ditteri. Sebbene P. protegens sembri di per se possedere un potenziale intrinseco come entomopatogeno, l'instaurazione di un'associazione stabile con nematodi entomoparassiti rappresenterebbe un vantaggio competitivo che segna un particolare passo evolutivo per queste specie.

Associazione di nematodi entomopatogeni con batteri del suolo. Il caso di Steinernema feltiae.

Tarasco E
2022-01-01

Abstract

Mentre l'azione bioinsetticida dei nematodi entomopatogeni (EPN) si basa tipicamente sulla simbiosi con batteri “core”, come Photorhabdus e Xenorhabdus spp. è stata studiata l'associazione di un nuovo ceppo “non-core” del batterio del suolo Pseudomonas protegens con stadi giovanili infettivi di Steinernema feltiae. Tale associazione è risultata robusta e il batterio è apparso ben adattato all'emocele degli insetti, essendo in grado di proliferare rapidamente dopo che anche una piccola quantità di cellule vive (100 CFU) veniva inoculata in larvae di Galleria mellonella, causandone la rapida morte. Il ruolo dei nematodi parassiti degli insetti come vettori di questi batteri è emerso in esperimenti che hanno coinvolto diverse generazioni di larve di G. mellonella inoculate con differenti dosi di nematodi. Specifici biosaggi di laboratorio hanno mostrato diversi livelli di virulenza del batterio nei confronti di Lepidotteri e Ditteri. Sebbene P. protegens sembri di per se possedere un potenziale intrinseco come entomopatogeno, l'instaurazione di un'associazione stabile con nematodi entomoparassiti rappresenterebbe un vantaggio competitivo che segna un particolare passo evolutivo per queste specie.
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