Il contributo presenta gli esiti di un’indagine, appena avviata, legata allo studio del sistema di fortificazioni urbane definito nella Puglia centrale, a Sud del fiume Ofanto, focalizzato su Castel del Monte (‘patrimonio UNESCO’_1996) e sostenuto da una solida viabilità di ascendenza romana che risale alle viae Appia e Traiana. Questi importanti percorsi abbracciavano la Puglia, dal comparto subappenninico fino a Brindisi, lambendo il golfo tarantino e costeggiando la fascia adriatica: essi sono frequentati ben oltre l’evo antico, generando una intensa trama poleografica di cui Castel del Monte, in età normanno-sveva, incrementò la consistenza morfogenetica del paesaggio. Il Castello, voluto da Federico II di Svevia e impostato su una collina a controllo del comprensorio esteso dalle Murge all’Adriatico, rifletteva le ambizioni che ispirarono l’Imperatore nella costruzione di un capolavoro di architettura residenziale e militare del XIII secolo, unico nel suo genere. E unica pure è la via Appia, regina viarum, che, con la variante della Traiana, rappresenta il prototipo dell’ordito euromediterraneo delle strade romane, sancisce uno dei primi strumenti di globalizzazione della storia e segna un peculiare fenomeno di audacia ingegneristica, continuità funzionale, sopravvivenza culturale: attributi che ne hanno sollecitato la ‘candidatura UNESCO_2022’ quale «sito seriale di eccezionale valore universale».

Landscapes of central Apulia and UNESCO Heritage: from Castel del Monte to the viae Appia and Traiana. Past, present and... back to the future!

Custode Silvio FIORIELLO
;
Angela DICEGLIE
2022-01-01

Abstract

Il contributo presenta gli esiti di un’indagine, appena avviata, legata allo studio del sistema di fortificazioni urbane definito nella Puglia centrale, a Sud del fiume Ofanto, focalizzato su Castel del Monte (‘patrimonio UNESCO’_1996) e sostenuto da una solida viabilità di ascendenza romana che risale alle viae Appia e Traiana. Questi importanti percorsi abbracciavano la Puglia, dal comparto subappenninico fino a Brindisi, lambendo il golfo tarantino e costeggiando la fascia adriatica: essi sono frequentati ben oltre l’evo antico, generando una intensa trama poleografica di cui Castel del Monte, in età normanno-sveva, incrementò la consistenza morfogenetica del paesaggio. Il Castello, voluto da Federico II di Svevia e impostato su una collina a controllo del comprensorio esteso dalle Murge all’Adriatico, rifletteva le ambizioni che ispirarono l’Imperatore nella costruzione di un capolavoro di architettura residenziale e militare del XIII secolo, unico nel suo genere. E unica pure è la via Appia, regina viarum, che, con la variante della Traiana, rappresenta il prototipo dell’ordito euromediterraneo delle strade romane, sancisce uno dei primi strumenti di globalizzazione della storia e segna un peculiare fenomeno di audacia ingegneristica, continuità funzionale, sopravvivenza culturale: attributi che ne hanno sollecitato la ‘candidatura UNESCO_2022’ quale «sito seriale di eccezionale valore universale».
2022
978-86-7924-318-8
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11586/432787
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact