Nel contributo viene considerata la produzione in versi dell'umbro Paolo Beni, anche nel rapporto con i poeti contemporanei; da alcune pagine manoscritte, databili tra il 1620 e il 1622, viene recuperato il riferimento a un testo beniano finora rimasto ignoto, intitolato "Ode volgare del Beni a Venetia" (attualmente in corso di pubblicazione a mia cura). Composta da ventinove stanze, l’Ode rivela l’attitudine del Beni a “stare sul pezzo”, ovvero a ricavare argomento del suo operato letterario da questioni e vicende di estrema attualità. La poesia trae infatti ispirazione dalla guerra di Gradisca o guerra degli uscocchi che ha avuto luogo nel territorio del Friuli solo pochi anni prima (1615-1617) tra la Repubblica di Venezia e l’arciduca Ferdinando d’Austria. Nella fedele memoria della lezione tassiana, saldo è, dunque, l'ancoraggio alla storia; Beni si sofferma però su un episodio contemporaneo: una scelta che trova evidentemente spiegazione nella più ridotta misura dell'ode rispetto all'imponenza del poema eroico, per il quale è invece sempre preferibile che l' "autorità della storia" e la "verità della religione" si palesino attraverso vicende più remote.

Tra passioni letterarie e modelli linguistici: Paolo Beni poeta

Giulia Dell'Aquila
2022-01-01

Abstract

Nel contributo viene considerata la produzione in versi dell'umbro Paolo Beni, anche nel rapporto con i poeti contemporanei; da alcune pagine manoscritte, databili tra il 1620 e il 1622, viene recuperato il riferimento a un testo beniano finora rimasto ignoto, intitolato "Ode volgare del Beni a Venetia" (attualmente in corso di pubblicazione a mia cura). Composta da ventinove stanze, l’Ode rivela l’attitudine del Beni a “stare sul pezzo”, ovvero a ricavare argomento del suo operato letterario da questioni e vicende di estrema attualità. La poesia trae infatti ispirazione dalla guerra di Gradisca o guerra degli uscocchi che ha avuto luogo nel territorio del Friuli solo pochi anni prima (1615-1617) tra la Repubblica di Venezia e l’arciduca Ferdinando d’Austria. Nella fedele memoria della lezione tassiana, saldo è, dunque, l'ancoraggio alla storia; Beni si sofferma però su un episodio contemporaneo: una scelta che trova evidentemente spiegazione nella più ridotta misura dell'ode rispetto all'imponenza del poema eroico, per il quale è invece sempre preferibile che l' "autorità della storia" e la "verità della religione" si palesino attraverso vicende più remote.
2022
978-88-68536-99-2
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