Il presente contributo si propone di mettere a fuoco il fenomeno di internazionalizzazione della lingua di Camilleri determinato non solo da ragioni costitutive della lingua camilleriana, ma anche e soprattutto dalle scelte traduttologiche. La traduzione dei romanzi di Camilleri in 120 lingue non è stata certamente un lavoro semplice, se si considera che Camilleri fa largo uso del cosiddetto vigatese standardizzato: un dialetto italianizzato dal sapore pittoresco reso trasparente e comprensibile. Quella che possiamo chiamare la lingua di Camilleri è riuscita a diventare transculturale e ciò è avvenuto in virtù degli aspetti specifici che la caratterizzano. Si tratta di una lingua ironica e iconica, ricca di immagini e caratterizzata dalla presenza costante del linguaggio figurato, risultato di un miscuglio tra italiano e dialetto. Il presente saggio si focalizza sull’analisi dell’uso di alcune espressioni metaforiche mettendole a confronto, in chiave transculturale, con le traduzioni corrispondenti nelle versioni francese, inglese, spagnolo e tedesco.
Il linguaggio figurato del commissario Montalbano. La dimensione metaforica in Camilleri in una prospettiva educativa transculturale.
Mario Cardona;Moira De Iaco
2022-01-01
Abstract
Il presente contributo si propone di mettere a fuoco il fenomeno di internazionalizzazione della lingua di Camilleri determinato non solo da ragioni costitutive della lingua camilleriana, ma anche e soprattutto dalle scelte traduttologiche. La traduzione dei romanzi di Camilleri in 120 lingue non è stata certamente un lavoro semplice, se si considera che Camilleri fa largo uso del cosiddetto vigatese standardizzato: un dialetto italianizzato dal sapore pittoresco reso trasparente e comprensibile. Quella che possiamo chiamare la lingua di Camilleri è riuscita a diventare transculturale e ciò è avvenuto in virtù degli aspetti specifici che la caratterizzano. Si tratta di una lingua ironica e iconica, ricca di immagini e caratterizzata dalla presenza costante del linguaggio figurato, risultato di un miscuglio tra italiano e dialetto. Il presente saggio si focalizza sull’analisi dell’uso di alcune espressioni metaforiche mettendole a confronto, in chiave transculturale, con le traduzioni corrispondenti nelle versioni francese, inglese, spagnolo e tedesco.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.