In Puglia, il melograno è diffuso sin da epoche antiche e testimonianze ci sono nella famosa tomba delle melegrane di Egnazia così come nei mosaici di ville romane conservati presso il Museo Nazionale Archeologico di Taranto (MARTA). Da secoli è quindi parte integrante del paesaggio naturale come pianta spontanea e spesso è coltivato nei piccoli frutteti familiari insieme ad altre specie arboree minori. Nel corso dei secoli, per la facilità di propagazione della specie mediante polloni radicati e talee e per l’elevata germinabilità e vitalità dei semi, si è verificata la diffusione nel territorio pugliese di diversi genotipi, differenti per caratteristiche morfologiche, produttive e qualitative e mai studiati e valutati per un eventuale utilizzo commerciale. Sulla base di queste considerazioni, nel biennio 2014-2015 è stata condotta una indagine, con il contributo della Regione Puglia nell’ambito dei Progetti integrati per la biodiversità Re.Ge.Fru.P (Misura 214 “Pagamenti agroambientali” – Azione 4 Sub azione a), al fine di individuare e caratterizzare i genotipi di melograno presenti nell’areale pugliese.
La biodiversità di Punica granatum L. in Puglia: il risveglio di una antica coltura
A. Mazzeo;C. Pacucci;G. Ferrara
2016-01-01
Abstract
In Puglia, il melograno è diffuso sin da epoche antiche e testimonianze ci sono nella famosa tomba delle melegrane di Egnazia così come nei mosaici di ville romane conservati presso il Museo Nazionale Archeologico di Taranto (MARTA). Da secoli è quindi parte integrante del paesaggio naturale come pianta spontanea e spesso è coltivato nei piccoli frutteti familiari insieme ad altre specie arboree minori. Nel corso dei secoli, per la facilità di propagazione della specie mediante polloni radicati e talee e per l’elevata germinabilità e vitalità dei semi, si è verificata la diffusione nel territorio pugliese di diversi genotipi, differenti per caratteristiche morfologiche, produttive e qualitative e mai studiati e valutati per un eventuale utilizzo commerciale. Sulla base di queste considerazioni, nel biennio 2014-2015 è stata condotta una indagine, con il contributo della Regione Puglia nell’ambito dei Progetti integrati per la biodiversità Re.Ge.Fru.P (Misura 214 “Pagamenti agroambientali” – Azione 4 Sub azione a), al fine di individuare e caratterizzare i genotipi di melograno presenti nell’areale pugliese.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.