Abstract: Il tentativo di questo saggio è rileggere l’ultimo film di Terrence Malick (Song to Song, 2017) a partire dalle categorie esistenziali di Essere e tempo di Heidegger: non per sovrapporre indebitamente i due ‘pensatori’, né per sostenere che il regista abbia (ripro)posto nel film le idee del filosofo, ma per mostrare come il Cinema non smetta di dare a pensare (soprattutto quando a ‘farlo’ è qualcuno che, come Malick, in fondo scrive testi di filosofia in maniera filmica). E lasciar riemergere la consapevolezza che, proprio là dove i linguaggi e i temi sembrano più vicini, è invece la distanza e la differenza che rende fecondo il dialogo: tra il linguaggio concettuale della filosofia e quello delle immagini-movimento del cinema.
Song to Song di Malick e un (im)possibile scenario esistenziale. A partire da Essere e tempo
Annalisa Caputo
2017-01-01
Abstract
Abstract: Il tentativo di questo saggio è rileggere l’ultimo film di Terrence Malick (Song to Song, 2017) a partire dalle categorie esistenziali di Essere e tempo di Heidegger: non per sovrapporre indebitamente i due ‘pensatori’, né per sostenere che il regista abbia (ripro)posto nel film le idee del filosofo, ma per mostrare come il Cinema non smetta di dare a pensare (soprattutto quando a ‘farlo’ è qualcuno che, come Malick, in fondo scrive testi di filosofia in maniera filmica). E lasciar riemergere la consapevolezza che, proprio là dove i linguaggi e i temi sembrano più vicini, è invece la distanza e la differenza che rende fecondo il dialogo: tra il linguaggio concettuale della filosofia e quello delle immagini-movimento del cinema.File | Dimensione | Formato | |
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