La periferia nord-orientale dell’abitato di Altamura, in Provincia di Bari, dove è presente una fitta rete di gallerie irregolari creata da una intensa attività estrattiva in sotterraneo, ormai dismessa da decenni, è stata, nel maggio del 2007, interessata da un crollo che ha interessato la sede stradale di via Barcellona sino a lambire alcuni edifici. In considerazione della particolare criticità connessa al potenziale collasso di porzioni della rete caveale artificiale presente al di sotto del tessuto urbanizzato, l’Autorità di Bacino Puglia ha attivato, nell’ambito del Progetto “Attivazione della rete di monitoraggio” (finanziato dalla Regione Puglia con fondi POR-PUGLIA 2000-2006, Misura 1.3, Area di Azione 4, Sub-Azione D), una specifica campagna di indagine e monitoraggio alla periferia NE del centro abitato di Altamura. Obiettivi prioritari della progettazione ed esecuzione della campagna d’indagine geognostica sono stati, da una parte, la ricostruzione del modello geologico del sottosuolo, mediante l’esecuzione di indagini dirette (sondaggi a carotaggio continuo), dall’altra l’alloggiamento nella rete caveale di strumentazioni di monitoraggio (sensori per la misurazione degli spostamenti). Ultimamente (4 ottobre 2009), durante un sopralluogo effettuato dal Gruppo speleologico CARS di Altamura è stato registrato un nuovo crollo della volta di una cavità che ha tranciato i cavi di trasmissione dati del sistema di monitoraggio. Tale crollo, che ha coinvolto vari metri cubi di materiale, si è verificato in una zona già interessata da evidenti dissesti statici, sia per arretramento della calotta sia per rottura a compressione dei piedritti delle gallerie. L’area al di sopra della rete caveale presenta, localmente, a partire dal piano campagna, una stratigrafia costituita da quattordici metri di argille e sei metri di calcarenite. La parametrizzazione geotecnica di alcuni provini di calcarenite, prelevati nel corso dell’esecuzione dei sondaggi a carotaggio continuo, è stata confrontata con quella effettuata su campioni provenienti direttamente dagli ambienti ipogei. Sulla base di osservazioni e di rilievi geomeccanici in situ nonché della caratterizzazione geotecnica dei materiali naturali considerati è stato possibile ricavare un modello litotecnico a due strati. Il modello litotecnico di riferimento, le caratteristiche geometriche delle cavità e le misure stratimetriche hanno consentito la definizione di alcune sezioni-tipo e di modelli previsionali della pericolosità e del rischio da collasso delle cavità, strumento indispensabile nell’adozione di provvedimenti di tutela e salvaguardia della pubblica e privata incolumità.

LE CAVITÀ SOTTERANEE DI ALTAMURA (BA). UN MODELLO LITOTECNICO E DI COMPORTAMENTO PREVISIONALE

Andriani Gioacchino Francesco;Fiore Antonio;Walsh Nicola
2009-01-01

Abstract

La periferia nord-orientale dell’abitato di Altamura, in Provincia di Bari, dove è presente una fitta rete di gallerie irregolari creata da una intensa attività estrattiva in sotterraneo, ormai dismessa da decenni, è stata, nel maggio del 2007, interessata da un crollo che ha interessato la sede stradale di via Barcellona sino a lambire alcuni edifici. In considerazione della particolare criticità connessa al potenziale collasso di porzioni della rete caveale artificiale presente al di sotto del tessuto urbanizzato, l’Autorità di Bacino Puglia ha attivato, nell’ambito del Progetto “Attivazione della rete di monitoraggio” (finanziato dalla Regione Puglia con fondi POR-PUGLIA 2000-2006, Misura 1.3, Area di Azione 4, Sub-Azione D), una specifica campagna di indagine e monitoraggio alla periferia NE del centro abitato di Altamura. Obiettivi prioritari della progettazione ed esecuzione della campagna d’indagine geognostica sono stati, da una parte, la ricostruzione del modello geologico del sottosuolo, mediante l’esecuzione di indagini dirette (sondaggi a carotaggio continuo), dall’altra l’alloggiamento nella rete caveale di strumentazioni di monitoraggio (sensori per la misurazione degli spostamenti). Ultimamente (4 ottobre 2009), durante un sopralluogo effettuato dal Gruppo speleologico CARS di Altamura è stato registrato un nuovo crollo della volta di una cavità che ha tranciato i cavi di trasmissione dati del sistema di monitoraggio. Tale crollo, che ha coinvolto vari metri cubi di materiale, si è verificato in una zona già interessata da evidenti dissesti statici, sia per arretramento della calotta sia per rottura a compressione dei piedritti delle gallerie. L’area al di sopra della rete caveale presenta, localmente, a partire dal piano campagna, una stratigrafia costituita da quattordici metri di argille e sei metri di calcarenite. La parametrizzazione geotecnica di alcuni provini di calcarenite, prelevati nel corso dell’esecuzione dei sondaggi a carotaggio continuo, è stata confrontata con quella effettuata su campioni provenienti direttamente dagli ambienti ipogei. Sulla base di osservazioni e di rilievi geomeccanici in situ nonché della caratterizzazione geotecnica dei materiali naturali considerati è stato possibile ricavare un modello litotecnico a due strati. Il modello litotecnico di riferimento, le caratteristiche geometriche delle cavità e le misure stratimetriche hanno consentito la definizione di alcune sezioni-tipo e di modelli previsionali della pericolosità e del rischio da collasso delle cavità, strumento indispensabile nell’adozione di provvedimenti di tutela e salvaguardia della pubblica e privata incolumità.
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