La crescente richiesta di una maggiore sostenibilità ambientale delle strategie di lotta contro parassiti e patogeni delle colture ha dato grande impulso alla ricerca sull’impiego di oli essenziali (OE) o di loro componenti attivi nella difesa contro nematodi fitoparassiti. Il presente lavoro si propone, sulla base degli specifici studi condotti dagli Autori, di fornire una sintetica rassegna dei recenti sviluppi di tale ricerca sull’attività biocida di OE. Gli studi condotti hanno riguardato un’ampia gamma di OE ottenuti da specie vegetali diverse e caratterizzati da differente composizione chimica. Sono state realizzate prove in vitro per valutare l’attività nematocida degli OE di Monarda fistulosa e M. didyma sul nematode galligeno Meloidogyne incognita e di OE di differenti varietà di lavandino (Lavandula hybrida Rev.) su M. incognita e P. vulnus. Tutti questi OE hanno determinato una elevata mortalità del nematode già dopo una esposizione di solo 4 ore a concentrazioni molto ridotte, sebbene l’effetto biocida sia risultato direttamente correlato alle concentrazioni e ai tempi di esposizione, oltre a variare con la specie e la varietà. Sono state anche realizzate prove su pomodoro in terreno infestato da M. incognita e trattato con differenti concentrazioni di OE provenienti da due specie di Eucalyptus (E. citriodora e E. globulus) applicati in soluzione acquosa. I trattamenti con gli OE delle due specie di eucalipto hanno significativamente ridotto la moltiplicazione del nematode e la formazione di galle sulle radici di pomodoro rispetto al testimone non trattato, sebbene l’attività degli OE di E. citriodora sia risultata più elevata rispetto a quella degli OE di E. globulus. In ulteriori prove in vivo è stata anche indagata l’efficacia biofumigante degli OE di queste due specie di eucalipto. Gli OE di E. globulus hanno mostrato di poter ridurre l’infestazione del nematode a tutti i dosaggi saggiati, mentre gli OE di E. citriodora sono risultati efficaci a dosi più elevate. I risultati ottenuti in tutti i saggi suggeriscono che l’attività biocida dipende non solo dalla specie vegetale, ma anche dalla biodiversità chimica degli OE utilizzati, cioè dalle caratteristiche strutturali dei costituenti e dalla loro concentrazione. In conclusione, i risultati dell’attività svolta sembrano confermare le potenzialità di impiego degli OE per lo sviluppo di formulati nematocidi innovativi da inserire in strategie sostenibili di lotta contro nematodi fitoparassiti. SESSIONE
Impiego di oli essenziali in strategie di lotta sostenibile contro nematodi fitoparassiti
AVATO, Pinarosa;ARGENTIERI, MARIA PIA;
2016-01-01
Abstract
La crescente richiesta di una maggiore sostenibilità ambientale delle strategie di lotta contro parassiti e patogeni delle colture ha dato grande impulso alla ricerca sull’impiego di oli essenziali (OE) o di loro componenti attivi nella difesa contro nematodi fitoparassiti. Il presente lavoro si propone, sulla base degli specifici studi condotti dagli Autori, di fornire una sintetica rassegna dei recenti sviluppi di tale ricerca sull’attività biocida di OE. Gli studi condotti hanno riguardato un’ampia gamma di OE ottenuti da specie vegetali diverse e caratterizzati da differente composizione chimica. Sono state realizzate prove in vitro per valutare l’attività nematocida degli OE di Monarda fistulosa e M. didyma sul nematode galligeno Meloidogyne incognita e di OE di differenti varietà di lavandino (Lavandula hybrida Rev.) su M. incognita e P. vulnus. Tutti questi OE hanno determinato una elevata mortalità del nematode già dopo una esposizione di solo 4 ore a concentrazioni molto ridotte, sebbene l’effetto biocida sia risultato direttamente correlato alle concentrazioni e ai tempi di esposizione, oltre a variare con la specie e la varietà. Sono state anche realizzate prove su pomodoro in terreno infestato da M. incognita e trattato con differenti concentrazioni di OE provenienti da due specie di Eucalyptus (E. citriodora e E. globulus) applicati in soluzione acquosa. I trattamenti con gli OE delle due specie di eucalipto hanno significativamente ridotto la moltiplicazione del nematode e la formazione di galle sulle radici di pomodoro rispetto al testimone non trattato, sebbene l’attività degli OE di E. citriodora sia risultata più elevata rispetto a quella degli OE di E. globulus. In ulteriori prove in vivo è stata anche indagata l’efficacia biofumigante degli OE di queste due specie di eucalipto. Gli OE di E. globulus hanno mostrato di poter ridurre l’infestazione del nematode a tutti i dosaggi saggiati, mentre gli OE di E. citriodora sono risultati efficaci a dosi più elevate. I risultati ottenuti in tutti i saggi suggeriscono che l’attività biocida dipende non solo dalla specie vegetale, ma anche dalla biodiversità chimica degli OE utilizzati, cioè dalle caratteristiche strutturali dei costituenti e dalla loro concentrazione. In conclusione, i risultati dell’attività svolta sembrano confermare le potenzialità di impiego degli OE per lo sviluppo di formulati nematocidi innovativi da inserire in strategie sostenibili di lotta contro nematodi fitoparassiti. SESSIONEFile | Dimensione | Formato | |
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