Il ruolo della componente biotica del suolo nei processi rizosferici di mobilizzazione e assorbimento dei nutrienti è ancora oggetto di ampia discussione. Tuttavia sono sempre più numerose le evidenze a supporto di un ruolo determinante svolto dai Plant growth-Promoting Rhizobacteria (PGPR) sull’accumulo dei nutrienti nei tessuti vegetali che è il risultato anche di ciò che accade alla rizosfera nei cicli biogeochimici dei diversi elementi/nutrienti. Pertanto, lo scopo di questo lavoro è stato quello di valutare gli effetti fisiologici e biochimici indotti dal PGPR Azospirillum brasilense su piante di cetriolo cresciute in un suolo calcareo. Inoltre, sono stati valutati anche gli effetti indotti dal rilascio di essudati radicali sulle componenti mineralogiche del suolo. A tale scopo, le piante di cetriolo sono state cresciute per 14 giorni in coltura idroponica in condizione di carenza di Fe e successivamente poste in contatto per 7 giorni con un suolo calcareo inoculato con A. brasilense. Al momento del campionamento, sono stati rilevati i parametri di crescita delle piante, i profili quali-quantitativi degli essudati rilasciati e il contenuto dei nutrienti nei tessuti. Inoltre, le variazione nella componente mineralogica del suolo sono state studiate mediante la tecnica XRPD (X-ray powder diffraction). I risultati ottenuti mostrano che la presenza di A. brasilense nel suolo facilita il recupero delle piante dalla clorosi ferrica, molto probabilmente tramite la modulazione dell’attività di essudazione della pianta, sia da un punto di vista qualitativo che quantitativo. In particolare, è stato evidenziato che due amminoacidi, la glicina e il glutammato, potrebbero essere coinvolti nell’interazione tra la pianta e il microrganismo nel processo di mobilizzazione del Fe dal suolo. L’analisi XRPD del suolo rizosferico di piante di cetriolo cresciute in carenza di Fe ha evidenziato una drastica riduzione della componente amorfa, probabilmente causata dal rilascio di amminoacidi, composti fenolici e acidi organici. In ogni caso, tali analisi hanno evidenziato che gli essudati rilasciati da piante di cetriolo carenti di Fe sono in grado di indurre modificazioni nella componente mineralogica del suolo calcareo in un breve lasso di tempo (7 giorni).
Influenza dell’interazione pianta-suolo-microrganismo sull’acquisizione del Fe in piante di cetriolo e sulla componente mineralogica del suolo
GATTULLO, CONCETTA ELIANA;ALLEGRETTA, IGNAZIO;TERZANO, ROBERTO;CRECCHIO, Carmine;CESCO, STEFANO
2016-01-01
Abstract
Il ruolo della componente biotica del suolo nei processi rizosferici di mobilizzazione e assorbimento dei nutrienti è ancora oggetto di ampia discussione. Tuttavia sono sempre più numerose le evidenze a supporto di un ruolo determinante svolto dai Plant growth-Promoting Rhizobacteria (PGPR) sull’accumulo dei nutrienti nei tessuti vegetali che è il risultato anche di ciò che accade alla rizosfera nei cicli biogeochimici dei diversi elementi/nutrienti. Pertanto, lo scopo di questo lavoro è stato quello di valutare gli effetti fisiologici e biochimici indotti dal PGPR Azospirillum brasilense su piante di cetriolo cresciute in un suolo calcareo. Inoltre, sono stati valutati anche gli effetti indotti dal rilascio di essudati radicali sulle componenti mineralogiche del suolo. A tale scopo, le piante di cetriolo sono state cresciute per 14 giorni in coltura idroponica in condizione di carenza di Fe e successivamente poste in contatto per 7 giorni con un suolo calcareo inoculato con A. brasilense. Al momento del campionamento, sono stati rilevati i parametri di crescita delle piante, i profili quali-quantitativi degli essudati rilasciati e il contenuto dei nutrienti nei tessuti. Inoltre, le variazione nella componente mineralogica del suolo sono state studiate mediante la tecnica XRPD (X-ray powder diffraction). I risultati ottenuti mostrano che la presenza di A. brasilense nel suolo facilita il recupero delle piante dalla clorosi ferrica, molto probabilmente tramite la modulazione dell’attività di essudazione della pianta, sia da un punto di vista qualitativo che quantitativo. In particolare, è stato evidenziato che due amminoacidi, la glicina e il glutammato, potrebbero essere coinvolti nell’interazione tra la pianta e il microrganismo nel processo di mobilizzazione del Fe dal suolo. L’analisi XRPD del suolo rizosferico di piante di cetriolo cresciute in carenza di Fe ha evidenziato una drastica riduzione della componente amorfa, probabilmente causata dal rilascio di amminoacidi, composti fenolici e acidi organici. In ogni caso, tali analisi hanno evidenziato che gli essudati rilasciati da piante di cetriolo carenti di Fe sono in grado di indurre modificazioni nella componente mineralogica del suolo calcareo in un breve lasso di tempo (7 giorni).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.