La pianta del cece (Cicer arietinum L.) è prevalentemente diffusa nelle regioni temperate calde o semi aride della terra e rappresenta tra le leguminose da granella, il legume più coltivato a livello mondiale dopo il fagiolo e il pisello. In Italia sono coltivati a cece circa 3.500 ettari, quasi tutti localizzati nelle regioni meridionali e insulari. Sotto il profilo chimico nutrizionale, il seme del cece contiene proteine (15-25% del peso secco) di qualità alimentare tra le migliori nell‟ambito delle leguminose da granella. Avendo a disposizione germoplasma di cece costituito da specie selvatiche e varietà coltivate, ottenuto da differenti Istituzioni pubbliche, abbiamo stabilito di valutarne la variabilità genetica. Questo prerequisito è importante per un futuro utilizzo del materiale in programmi di miglioramento genetico. La collezione costituita da 150 differenti individui, è stata analizzata tramite caratteri morfologici biochimici e molecolari. Sono state condotte analisi con marcatori molecolari del tipo SSR in quanto è noto in letteratura che sono capaci di distinguere bene i differenti genotipi.Nel particolare dopo l‟estrazione del DNA si sono avviate analisi PCR utilizzando differenti primer specifici per il cece (Niroj Kumar et al., 2006). In aggiunta, sono stati allestiti saggi per ottenere una stima nel tempo della tolleranza allo drought stress sulle plantule della collezione. In particolare le piantine sono state trattate a concentrazioni differenti di soluzioni di NaCl (5mM e 100 mM) e con differenti soluzioni di PEG. Infine, su una parte dell‟intera collezione, è stato condotto un test di resistenza a Callosobruchus maculatus (Fabr.). Al momento i risultati ottenuti hanno indicato la presenza di alcuni dei marcatori SSR polimorfici tra i differenti genotipi della collezione mentre i test di resistenza alla siccità hanno evidenziato due accessioni di cece rosso tolleranti. Anche il test di resistenza al bruchide ha evidenziato un cece nero completamente resistente. Il proseguo della ricerca si articolerà nell‟identificare ulteriori marcatori di classe SSR capaci di distinguere meglio i differenti genotipi e si cercherà di aumentare le informazioni su quelle accessioni risultate essere tolleranti e resistenti agli stress biotici ed abiotici attraverso analisi di RealTime PCR.

Valutazione della variabilità di caratteri morfologici e molecolari rilevati in accessioni ed ecotipi di Cicer arietinum L.

MIAZZI, Monica Marilena;MONTEMURRO, CINZIA;MANGINI, GIACOMO;Fanelli V;DE LILLO, Enrico;DE GIOVANNI, Claudio
2014-01-01

Abstract

La pianta del cece (Cicer arietinum L.) è prevalentemente diffusa nelle regioni temperate calde o semi aride della terra e rappresenta tra le leguminose da granella, il legume più coltivato a livello mondiale dopo il fagiolo e il pisello. In Italia sono coltivati a cece circa 3.500 ettari, quasi tutti localizzati nelle regioni meridionali e insulari. Sotto il profilo chimico nutrizionale, il seme del cece contiene proteine (15-25% del peso secco) di qualità alimentare tra le migliori nell‟ambito delle leguminose da granella. Avendo a disposizione germoplasma di cece costituito da specie selvatiche e varietà coltivate, ottenuto da differenti Istituzioni pubbliche, abbiamo stabilito di valutarne la variabilità genetica. Questo prerequisito è importante per un futuro utilizzo del materiale in programmi di miglioramento genetico. La collezione costituita da 150 differenti individui, è stata analizzata tramite caratteri morfologici biochimici e molecolari. Sono state condotte analisi con marcatori molecolari del tipo SSR in quanto è noto in letteratura che sono capaci di distinguere bene i differenti genotipi.Nel particolare dopo l‟estrazione del DNA si sono avviate analisi PCR utilizzando differenti primer specifici per il cece (Niroj Kumar et al., 2006). In aggiunta, sono stati allestiti saggi per ottenere una stima nel tempo della tolleranza allo drought stress sulle plantule della collezione. In particolare le piantine sono state trattate a concentrazioni differenti di soluzioni di NaCl (5mM e 100 mM) e con differenti soluzioni di PEG. Infine, su una parte dell‟intera collezione, è stato condotto un test di resistenza a Callosobruchus maculatus (Fabr.). Al momento i risultati ottenuti hanno indicato la presenza di alcuni dei marcatori SSR polimorfici tra i differenti genotipi della collezione mentre i test di resistenza alla siccità hanno evidenziato due accessioni di cece rosso tolleranti. Anche il test di resistenza al bruchide ha evidenziato un cece nero completamente resistente. Il proseguo della ricerca si articolerà nell‟identificare ulteriori marcatori di classe SSR capaci di distinguere meglio i differenti genotipi e si cercherà di aumentare le informazioni su quelle accessioni risultate essere tolleranti e resistenti agli stress biotici ed abiotici attraverso analisi di RealTime PCR.
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