Obiettivi: Sulla base delle ricerche condotte da Duda et al. (1991), volte a indagare la relazione tra il costrutto bidimensionale dell’orientamento motivazionale ipotizzato da Nicholls (1984), ossia l’orientamento sul compito e l’orientamento sull’io, e lo sportspersonship (Vallerand et al., 1994, 1997) riferito alle modalità comportamentali osservate nelle gare sportive (rispetto per le regole di gara, per l’avversario e i funzionari di gara, per le convenzioni sociali, così come l’impegno nei confronti della propria attività sportiva), il presente contributo mira a esplorare il ruolo svolto dai processi motivazionali in soggetti che praticano sport individuali e di squadra. L’ipotesi è che, rispetto agli atleti praticanti sport di squadra, quelli praticanti sport individuali sviluppino un maggiore orientamento sull’io, una motivazione estrinseca, una più accentuata focalizzazione sulla vittoria e più alti livelli di competitività, accompagnata da comportamenti aggressivi/trasgressivi. Materiali e metodi: 143 soggetti (età > 21) hanno compilato un questionario formato da: 1. la scala multidimensionale di orientamenti di sportspersonship (MSOS; Vallerand et. al., 1997), costituita da cinque sottoscale con item valutati su scala Likert a 5-punti; 2. il Task and Ego Orientation in Sport Questionnaire (TEOSQ; Duda, 1989; Duda & Nicholls, 1992; Bortoli & Robazza, 2003), con 13 item valutati su scala Likert a 5-punti; 3. lo Sport Orientation Questionnaire (SOQ; Gill & Deeter, 1988), con tre sottoscale valutate con 25 item valutati su scala Likert a 5-punti; 4. la Sport Motivation Scale (SMS; Pelletier et al., 1995), con 28 item valutati su scala Likert a 5-punti. Le scale sono state sottoposte a back-translation. Sono state utilizzate analisi causali per valutare la struttura delle relazioni tra le variabili d’interesse. Risultati: I risultati ottenuti sono stati congruenti con le precedenti ricerche e con l’ipotesi su formulata. Discussione/Conclusioni: Future ricerche dovrebbero prendere in considerazione altre variabili situazionali come, ad esempio, l’influenza del coach, le differenze inter e intragruppali, ecc..

Lo "sportspersonship" nelle gare individuali e di squadra

SINATRA, Maria;TANUCCI, Giancarlo;VOLPICELLA, Angela;
2012-01-01

Abstract

Obiettivi: Sulla base delle ricerche condotte da Duda et al. (1991), volte a indagare la relazione tra il costrutto bidimensionale dell’orientamento motivazionale ipotizzato da Nicholls (1984), ossia l’orientamento sul compito e l’orientamento sull’io, e lo sportspersonship (Vallerand et al., 1994, 1997) riferito alle modalità comportamentali osservate nelle gare sportive (rispetto per le regole di gara, per l’avversario e i funzionari di gara, per le convenzioni sociali, così come l’impegno nei confronti della propria attività sportiva), il presente contributo mira a esplorare il ruolo svolto dai processi motivazionali in soggetti che praticano sport individuali e di squadra. L’ipotesi è che, rispetto agli atleti praticanti sport di squadra, quelli praticanti sport individuali sviluppino un maggiore orientamento sull’io, una motivazione estrinseca, una più accentuata focalizzazione sulla vittoria e più alti livelli di competitività, accompagnata da comportamenti aggressivi/trasgressivi. Materiali e metodi: 143 soggetti (età > 21) hanno compilato un questionario formato da: 1. la scala multidimensionale di orientamenti di sportspersonship (MSOS; Vallerand et. al., 1997), costituita da cinque sottoscale con item valutati su scala Likert a 5-punti; 2. il Task and Ego Orientation in Sport Questionnaire (TEOSQ; Duda, 1989; Duda & Nicholls, 1992; Bortoli & Robazza, 2003), con 13 item valutati su scala Likert a 5-punti; 3. lo Sport Orientation Questionnaire (SOQ; Gill & Deeter, 1988), con tre sottoscale valutate con 25 item valutati su scala Likert a 5-punti; 4. la Sport Motivation Scale (SMS; Pelletier et al., 1995), con 28 item valutati su scala Likert a 5-punti. Le scale sono state sottoposte a back-translation. Sono state utilizzate analisi causali per valutare la struttura delle relazioni tra le variabili d’interesse. Risultati: I risultati ottenuti sono stati congruenti con le precedenti ricerche e con l’ipotesi su formulata. Discussione/Conclusioni: Future ricerche dovrebbero prendere in considerazione altre variabili situazionali come, ad esempio, l’influenza del coach, le differenze inter e intragruppali, ecc..
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