Il parricidio è un evento molto raro e rappresenta solo una piccola percentuale di tutti gli omicidi commessi. In Europa e Nord America si stima una diffusione di questo reato che varia dal 2 al 4%, con il numero dei patricidi che supera quello dei matricidi. In Italia, il Rapporto EURES-ANSA (2008) ha osservato che i parricidi nel nostro paese rappresentano meno del 3% del totale degli omicidi, più rappresentati fra di essi i matricidi (59%) rispetto ai patricidi. Dal punto di vista criminologico, nel parricidio sono frequenti i seguenti riscontri (Hillbrand, Alexandre,Young, Spitz, 1999): • autore del reato: il figlio maschio; il rapporto figlio – figlia è pari a 15:1, • vittima: il padre; il rapporto padre – madre è pari a 2:1; • sede dell’omicidio: la casa del genitore; • assenza di complici: sono presenti solo vittima ed aggressore; • strumenti offensivi adoperati: armi occasionali, mezzi contundenti o strumenti appuntiti o affilati, armi da fuoco, più raramente le manovre asfittiche, a conferma che l’omicidio è conseguenza di un “impulso del momento”; • ammissione di responsabilità: la prevalenza degli autori non tenta la fuga; La predominanza del genere maschile nella commissione del parricidio, rilevata su scala mondiale, è ritenuta correlata alla generica prevalenza dei maschi nella commissione di atti di violenza, senza alcuna influenza della etnia di appartenenza. La modalità omicidiaria è spesso efferata e di alto impatto emozionale sulla opinione pubblica e nell'immaginario collettivo, anche perchè spesso dei minorenni ne sono i protagonisti. Nella comunicazione vengono presentati tre casi eclatanti di parricidio tratti dall'esame della documentazione e dei fascicoli giudiziari presenti presso l'Istituto Penale Minorile presente in Bari, N. Fornelli. Unitamente ad una breve review di letteratura sul tema, vengono evidenziate le differenze tra il parricidio commesso da adulti e quello commesso da minori. Infine le complesse problematiche sottese ad un reato così particolare vengono connesse con il ruolo che assumono gli abusi ed i malatrattamento subiti dai minori autori di parricidio con particolare riferimento ai processi emozionali che ne vengono attivati.

Parricidio, abusi e processi emozionali

GRATTAGLIANO, IGNAZIO;
2014-01-01

Abstract

Il parricidio è un evento molto raro e rappresenta solo una piccola percentuale di tutti gli omicidi commessi. In Europa e Nord America si stima una diffusione di questo reato che varia dal 2 al 4%, con il numero dei patricidi che supera quello dei matricidi. In Italia, il Rapporto EURES-ANSA (2008) ha osservato che i parricidi nel nostro paese rappresentano meno del 3% del totale degli omicidi, più rappresentati fra di essi i matricidi (59%) rispetto ai patricidi. Dal punto di vista criminologico, nel parricidio sono frequenti i seguenti riscontri (Hillbrand, Alexandre,Young, Spitz, 1999): • autore del reato: il figlio maschio; il rapporto figlio – figlia è pari a 15:1, • vittima: il padre; il rapporto padre – madre è pari a 2:1; • sede dell’omicidio: la casa del genitore; • assenza di complici: sono presenti solo vittima ed aggressore; • strumenti offensivi adoperati: armi occasionali, mezzi contundenti o strumenti appuntiti o affilati, armi da fuoco, più raramente le manovre asfittiche, a conferma che l’omicidio è conseguenza di un “impulso del momento”; • ammissione di responsabilità: la prevalenza degli autori non tenta la fuga; La predominanza del genere maschile nella commissione del parricidio, rilevata su scala mondiale, è ritenuta correlata alla generica prevalenza dei maschi nella commissione di atti di violenza, senza alcuna influenza della etnia di appartenenza. La modalità omicidiaria è spesso efferata e di alto impatto emozionale sulla opinione pubblica e nell'immaginario collettivo, anche perchè spesso dei minorenni ne sono i protagonisti. Nella comunicazione vengono presentati tre casi eclatanti di parricidio tratti dall'esame della documentazione e dei fascicoli giudiziari presenti presso l'Istituto Penale Minorile presente in Bari, N. Fornelli. Unitamente ad una breve review di letteratura sul tema, vengono evidenziate le differenze tra il parricidio commesso da adulti e quello commesso da minori. Infine le complesse problematiche sottese ad un reato così particolare vengono connesse con il ruolo che assumono gli abusi ed i malatrattamento subiti dai minori autori di parricidio con particolare riferimento ai processi emozionali che ne vengono attivati.
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