La coarticolazione è un fenomeno complesso in cui entrano in gioco diverse variabili tra cui la qualità del timbro vocalico, il tipo di consonante mediana, la posizione dell’accento lessicale, la velocità di eloquio e non per ultimo la durata. La nostra indagine, svolta su base acustica, intende definire e quantificare gli indici coarticolatori presenti in alcuni dialoghi di parlato connesso semispontaneo prodotti da tre parlanti senesi. A tale scopo, sono state considerate sequenze ‘V1CV2 simmetriche e asimmetriche, aventi un medesimo schema accentuale. Poiché il grado di resistenza coarticolatorio mostrato dalle vocali adiacenti è diverso a seconda della consonante coinvolta nella sequenza, la nostra attenzione è stata rivolta solo a due tipi di segmenti consonantici, vibrante e sibilante dentale sorda. Al fine di quantificare gli effetti coarticolatori di natura sia anticipatoria che perseverativa, nonché di valutare il condizionamento operato dalla vocale e dalla consonante coinvolti nella sequenza, per ogni combinazione timbrica è stato rilevato il valore delle prime due formanti (F1, F2) in corrispondenza della loro parte stazionaria e durante le transizioni VC e CV. Le transizione vocaliche, subordinate al luogo di articolazione della consonante, sembrerebbero in qualche misura influenzate anche dal contesto vocalico adiacente, a riprova del condizionamento vicendevole che si stabilisce nel parlato tra segmenti vocalici e segmenti consonantici.

Aspetti coarticolatori nel parlato senese

SORIANELLO, Patrizia
2003-01-01

Abstract

La coarticolazione è un fenomeno complesso in cui entrano in gioco diverse variabili tra cui la qualità del timbro vocalico, il tipo di consonante mediana, la posizione dell’accento lessicale, la velocità di eloquio e non per ultimo la durata. La nostra indagine, svolta su base acustica, intende definire e quantificare gli indici coarticolatori presenti in alcuni dialoghi di parlato connesso semispontaneo prodotti da tre parlanti senesi. A tale scopo, sono state considerate sequenze ‘V1CV2 simmetriche e asimmetriche, aventi un medesimo schema accentuale. Poiché il grado di resistenza coarticolatorio mostrato dalle vocali adiacenti è diverso a seconda della consonante coinvolta nella sequenza, la nostra attenzione è stata rivolta solo a due tipi di segmenti consonantici, vibrante e sibilante dentale sorda. Al fine di quantificare gli effetti coarticolatori di natura sia anticipatoria che perseverativa, nonché di valutare il condizionamento operato dalla vocale e dalla consonante coinvolti nella sequenza, per ogni combinazione timbrica è stato rilevato il valore delle prime due formanti (F1, F2) in corrispondenza della loro parte stazionaria e durante le transizioni VC e CV. Le transizione vocaliche, subordinate al luogo di articolazione della consonante, sembrerebbero in qualche misura influenzate anche dal contesto vocalico adiacente, a riprova del condizionamento vicendevole che si stabilisce nel parlato tra segmenti vocalici e segmenti consonantici.
2003
88-467-0869-5
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