Il saggio affronta la questione della doppia appartenenza culturale degli scrittori giuliani di area vociana, con particolare riferimento alla formazione mittel-europea, scolastica, universitaria e non solo, e alla scelta etica e ideologica della italianità concretizzatasi nei comuni soggiorni e sodalizi fiorentini degli anni dell’anteguerra. Il caso di Giani Stuparich consente di seguire una riflessione di largo respiro su autori e tradizioni culturali, religiose, politiche, appartenenti alla vasta area degli Imperi asburgico e prussiano ormai al declino: dalla fortuna di un Machiavelli per così dire “riformato” (con una originale impostazione del rapporto fra etica e politica) alla identità e alla specificità della “nazione ceca”, nel campo di una egemonia germanica da essa tuttavia in parte segnata e nutrita. Si tratta di studi intesi allora come preparatori a una elaborazione di progetti e di visioni rivoluzionarie, naufragate e bloccate poi all’improvviso dallo scoppio della guerra, in cui i nazionalismi nuovi finirono per rinsanguare i vecchi piuttosto che per ridimensionarne la forza.
Sulle radici etico-politiche dello Stuparich scrittore. Il Machiavelli in Germania e La nazione ceca.
SECHI, Mario
2012-01-01
Abstract
Il saggio affronta la questione della doppia appartenenza culturale degli scrittori giuliani di area vociana, con particolare riferimento alla formazione mittel-europea, scolastica, universitaria e non solo, e alla scelta etica e ideologica della italianità concretizzatasi nei comuni soggiorni e sodalizi fiorentini degli anni dell’anteguerra. Il caso di Giani Stuparich consente di seguire una riflessione di largo respiro su autori e tradizioni culturali, religiose, politiche, appartenenti alla vasta area degli Imperi asburgico e prussiano ormai al declino: dalla fortuna di un Machiavelli per così dire “riformato” (con una originale impostazione del rapporto fra etica e politica) alla identità e alla specificità della “nazione ceca”, nel campo di una egemonia germanica da essa tuttavia in parte segnata e nutrita. Si tratta di studi intesi allora come preparatori a una elaborazione di progetti e di visioni rivoluzionarie, naufragate e bloccate poi all’improvviso dallo scoppio della guerra, in cui i nazionalismi nuovi finirono per rinsanguare i vecchi piuttosto che per ridimensionarne la forza.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.