La fioritura di studi sul XVIII secolo ha restituito negli ultimi decenni una prospettiva più articolata dell’attività letteraria in Italia, con particolare riguardo al Mezzogiorno degli intellettuali e dei letterati riformatori, senza trascurare l’accademismo encomiastico e i corifei d’Ancient Régime. Per molti versi, accanto alle pregevoli antologie e ai consolidati repertori, occorre riconoscere che nella volontà di indagare opere e autori del Settecento la scrittura critico-letteraria a lungo ha riecheggiato spunti desanctisiani di hegeliano imprinting, verso un ‘secolo della ragione’ dialetticamente avvertito nella reazione arcadica antibarocca come ‘ripresa morale’, rispetto alla ‘crisi’ del Seicento.In tal senso i letterati del Salento e della Puglia sono in feconda relazione con i tragediografi nazionali tra Metastasio e Alfieri.
Teatro tragico e Lumi europei tra Salento e nazione
FILIERI, EMILIO
2014-01-01
Abstract
La fioritura di studi sul XVIII secolo ha restituito negli ultimi decenni una prospettiva più articolata dell’attività letteraria in Italia, con particolare riguardo al Mezzogiorno degli intellettuali e dei letterati riformatori, senza trascurare l’accademismo encomiastico e i corifei d’Ancient Régime. Per molti versi, accanto alle pregevoli antologie e ai consolidati repertori, occorre riconoscere che nella volontà di indagare opere e autori del Settecento la scrittura critico-letteraria a lungo ha riecheggiato spunti desanctisiani di hegeliano imprinting, verso un ‘secolo della ragione’ dialetticamente avvertito nella reazione arcadica antibarocca come ‘ripresa morale’, rispetto alla ‘crisi’ del Seicento.In tal senso i letterati del Salento e della Puglia sono in feconda relazione con i tragediografi nazionali tra Metastasio e Alfieri.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.