Secondo l’a., nella sentenza annotata la fattispecie sottoposta al vaglio della Cassazione è risolta senza slanci ermeneutici, poiché quest’ultima aderisce acriticamente agli innumerevoli precedenti in materia di presupposti e condizioni per la pronuncia della sentenza sostitutiva degli effetti di un contratto definitivo non concluso. Nel caso in esame, il promittente venditore chiedeva la risoluzione del contratto preliminare per inadempimento del promissario acquirente o, in subordine, per eccessiva onerosità della prestazione a carico di esso attore, in quanto il valore dell’immobile era, nelle more, notevolmente aumentato, a causa della pendenza di un contenzioso con la p.a. sulla questione dell’abitabilità. Tuttavia, la pronuncia in esame alimenta il dibattito giurisprudenziale che si evolve verso la configurazione dell’amorfo preliminare come contratto non più intangibile all’interno del suo regolamento pattizio, bensì suscettibile di interventi giudiziali equilibrativi del vincolo sinallagmatico a tutela del promissario acquirente, di là dalla pacifica applicazione del rimedio della risoluzione per eccessiva onerosità sopravvenuta.
Riequilibrio del vincolo sinallagmatico del preliminare ad opera del giudice
CORRIERO, VALERIA
2001-01-01
Abstract
Secondo l’a., nella sentenza annotata la fattispecie sottoposta al vaglio della Cassazione è risolta senza slanci ermeneutici, poiché quest’ultima aderisce acriticamente agli innumerevoli precedenti in materia di presupposti e condizioni per la pronuncia della sentenza sostitutiva degli effetti di un contratto definitivo non concluso. Nel caso in esame, il promittente venditore chiedeva la risoluzione del contratto preliminare per inadempimento del promissario acquirente o, in subordine, per eccessiva onerosità della prestazione a carico di esso attore, in quanto il valore dell’immobile era, nelle more, notevolmente aumentato, a causa della pendenza di un contenzioso con la p.a. sulla questione dell’abitabilità. Tuttavia, la pronuncia in esame alimenta il dibattito giurisprudenziale che si evolve verso la configurazione dell’amorfo preliminare come contratto non più intangibile all’interno del suo regolamento pattizio, bensì suscettibile di interventi giudiziali equilibrativi del vincolo sinallagmatico a tutela del promissario acquirente, di là dalla pacifica applicazione del rimedio della risoluzione per eccessiva onerosità sopravvenuta.File | Dimensione | Formato | |
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