Negli ultimi anni, il turismo enogastronomico si è affermato come una componente fondamentale dell’offerta turistica ita- liana, in grado di coniugare valorizzazione del territorio, pro- mozione culturale e sviluppo economico. In particolare, la Pu- glia rappresenta un contesto di grande interesse per lo studio di questo fenomeno, grazie alla ricchezza del suo patrimonio agroalimentare, unico e millenario. Qui, la varietà delle pro- duzioni locali è un vero e proprio tesoro: dall’olio extravergine d’oliva, orgoglio della regione e riconosciuto a livello interna- zionale per le sue eccellenti qualità organolettiche e le sue nu- merose varietà autoctone, all’ampia gamma di vini autoctoni che esprimono la diversità dei terroir pugliesi. Non mancano poi i prodotti da forno tradizionali che raccontano storie di antiche tradizioni contadine. A questi si aggiungono i formag- gi tipici, simboli di una sapienza casearia tramandata di ge- nerazione in generazione. Questa straordinaria offerta rende la Puglia una destinazione sempre più attrattiva, con le sue destinazioni rurali e costiere che si stanno affermando come veri e propri epicentri di esperienze gustative autentiche. A tal proposito, è cruciale osservare come l’offerta eno- gastronomica pugliese si sia evoluta, passando da una logica prettamente commerciale a un modello incentrato sull’esperienza diretta e immersiva. Le aziende agricole con vendita diretta non si limitano più a proporre i loro prodotti, ma aprono le porte a visite guidate nei campi e negli allevamenti. Le cantine vinicole offrono non solo degustazioni, ma veri e propri wine tour con percorsi tra i vigneti, lezioni sulla vinificazione, e persino attività in- novative come il “picnic in vigna” o “l’astrotasting”. Allo stesso modo, i frantoi ipogei e moderni trasformano la mo- litura delle olive in un’esperienza didattica, con degusta- zioni guidate di oli monovarietali e laboratori sull’assaggio consapevole. Elemento distintivo sono poi le masserie sto- riche, che da semplici strutture ricettive si sono convertite in centri di eccellenza enogastronomica, proponendo corsi di cucina tradizionale pugliese, cene tematiche con pro- dotti a chilometro zero e percorsi sensoriali che coinvol- gono tutti i cinque sensi. Anche i ristoranti tipici, al di là del semplice pasto, si stanno sempre più affermando come luoghi di narrazione culinaria, proponendo menù degusta- zione che raccontano la storia del territorio e le sue specia- lità. Tuttavia, nonostante il potenziale del settore e la sua crescente capacità di generare esperienze, esistono ancora criticità legate alla frammentazione dell’offerta, alla scarsa integrazione tra operatori e alla limitata presenza digitale di molte realtà locali. Superare queste sfide richiede stra- tegie mirate di cooperazione tra produttori, ristoratori, strutture ricettive e tour operator, per creare pacchetti tu- ristici integrati e percorsi tematici che valorizzino l’intera filiera. Inoltre, è fondamentale investire nella digitalizza- zione, promuovendo l’uso di piattaforme online per la pre- notazione di esperienze, la vendita di prodotti tipici e la narrazione del territorio, così da aumentare la visibilità e l’accessibilità dell’offerta pugliese a un pubblico più ampio. L’obiettivo è trasformare queste sfide in opportunità per un turismo enogastronomico più strutturato, sostenibile e autenticamente connesso alle radici della regione.
Il turismo enogastronomico in Puglia tra valorizzazione territoriale ed esperienza immersa
Passaro Pierluigi
2025-01-01
Abstract
Negli ultimi anni, il turismo enogastronomico si è affermato come una componente fondamentale dell’offerta turistica ita- liana, in grado di coniugare valorizzazione del territorio, pro- mozione culturale e sviluppo economico. In particolare, la Pu- glia rappresenta un contesto di grande interesse per lo studio di questo fenomeno, grazie alla ricchezza del suo patrimonio agroalimentare, unico e millenario. Qui, la varietà delle pro- duzioni locali è un vero e proprio tesoro: dall’olio extravergine d’oliva, orgoglio della regione e riconosciuto a livello interna- zionale per le sue eccellenti qualità organolettiche e le sue nu- merose varietà autoctone, all’ampia gamma di vini autoctoni che esprimono la diversità dei terroir pugliesi. Non mancano poi i prodotti da forno tradizionali che raccontano storie di antiche tradizioni contadine. A questi si aggiungono i formag- gi tipici, simboli di una sapienza casearia tramandata di ge- nerazione in generazione. Questa straordinaria offerta rende la Puglia una destinazione sempre più attrattiva, con le sue destinazioni rurali e costiere che si stanno affermando come veri e propri epicentri di esperienze gustative autentiche. A tal proposito, è cruciale osservare come l’offerta eno- gastronomica pugliese si sia evoluta, passando da una logica prettamente commerciale a un modello incentrato sull’esperienza diretta e immersiva. Le aziende agricole con vendita diretta non si limitano più a proporre i loro prodotti, ma aprono le porte a visite guidate nei campi e negli allevamenti. Le cantine vinicole offrono non solo degustazioni, ma veri e propri wine tour con percorsi tra i vigneti, lezioni sulla vinificazione, e persino attività in- novative come il “picnic in vigna” o “l’astrotasting”. Allo stesso modo, i frantoi ipogei e moderni trasformano la mo- litura delle olive in un’esperienza didattica, con degusta- zioni guidate di oli monovarietali e laboratori sull’assaggio consapevole. Elemento distintivo sono poi le masserie sto- riche, che da semplici strutture ricettive si sono convertite in centri di eccellenza enogastronomica, proponendo corsi di cucina tradizionale pugliese, cene tematiche con pro- dotti a chilometro zero e percorsi sensoriali che coinvol- gono tutti i cinque sensi. Anche i ristoranti tipici, al di là del semplice pasto, si stanno sempre più affermando come luoghi di narrazione culinaria, proponendo menù degusta- zione che raccontano la storia del territorio e le sue specia- lità. Tuttavia, nonostante il potenziale del settore e la sua crescente capacità di generare esperienze, esistono ancora criticità legate alla frammentazione dell’offerta, alla scarsa integrazione tra operatori e alla limitata presenza digitale di molte realtà locali. Superare queste sfide richiede stra- tegie mirate di cooperazione tra produttori, ristoratori, strutture ricettive e tour operator, per creare pacchetti tu- ristici integrati e percorsi tematici che valorizzino l’intera filiera. Inoltre, è fondamentale investire nella digitalizza- zione, promuovendo l’uso di piattaforme online per la pre- notazione di esperienze, la vendita di prodotti tipici e la narrazione del territorio, così da aumentare la visibilità e l’accessibilità dell’offerta pugliese a un pubblico più ampio. L’obiettivo è trasformare queste sfide in opportunità per un turismo enogastronomico più strutturato, sostenibile e autenticamente connesso alle radici della regione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


