Le decisioni d’impresa, poiché riguardano situazioni future, implicano incertezza, ovvero un certo grado di rischio. Le problematiche dei rischi d’impresa sono riconducibili sia alla gestione delle negoziazioni commerciali, sia all’utilizzo della leva operativa e della leva finanziaria. In particolare, nel presente capitolo sono esaminati alcuni aspetti gestionali degli scambi commerciali generatori di rischi e le tecniche di controllo e copertura degli stessi, nonché sono analizzate le determinanti fondamentali della struttura operativa d’impresa nella sua dimensione reale, correlata alle scelte di investimento, che, in quanto tali, sono poco flessibili o immodificabili nell’ambito di brevi archi temporali ed il conseguente grado di rischio relativo all’elasticità della stessa struttura operativa ; quindi, è presentata la problematica delle decisioni di configurazione della struttura finanziaria d’impresa idonea a presidiare il rischio operativo ed a fronteggiare quello finanziario; infine, le caratteristiche della struttura operativa che di quella finanziaria sono esaminate anche con particolare riferimento alle imprese operanti nei diversi settori di attività. La gestione d’impresa fronteggia costantemente, assumendo internamente o trasferendo all’esterno, differenti gradi di rischio generati dalla propria interazione con i mercati e con il contesto ambientale. Anche la più elementare impresa commerciale, concludendo contratti di compravendita sia nella fase di approvvigionamento che nella fase distributiva, definisce e concorda clausole contrattuali che possono costituire vincoli o facoltà d’azione, rispettivamente generatori o riduttrici dell’esposizione complessiva al rischio dell’impresa. Inoltre, l’azione di governo dell’impresa si configura come modifica in senso evolutivo della sua struttura operativa; quest’ultima, nella sua dimensione reale, rappresenta l’effetto delle decisioni di investimento dell’organo di governo, le quali sono normalmente identificabili nella composizione delle attività dello stato patrimoniale; esse costituiscono gli impieghi (investimenti palesi), a cui sono stati destinati i finanziamenti raccolti ed ai quali si aggiungono anche i valori non sempre emergenti dalla contabilità, quali alcuni beni immateriali ed i differenziali tra valori correnti e storico-contabili (investimenti latenti). La funzione di governo, oltre ad occuparsi della più elementare gestione operativa delle decisioni contrattuali e delle più complesse scelte strategiche di impiego, allocando opportunamente le risorse finanziarie disponibili, attua le politiche di finanziamento, interagendo con il sovra-sistema finanziario e determinando la composizione delle relative fonti di capitale. Ne deriva che la dimensione patrimoniale dell’impresa, con la connessa struttura finanziaria, è il risultato di tali decisioni di finanziamento, intese essenzialmente sia come scelta tra capitale di terzi e capitale di rischio, sia come composizione degli stessi: le risorse finanziarie possono pervenire all’azienda da diverse fonti e possono essere vincolate ad essa in forme molto varie, che si riconducono sostanzialmente alle categorie del “capitale di credito” e del “capitale proprio”.

LA GESTIONE DEI RISCHI D'IMPRESA: TECNICHE DI COPERTURA, STRUTTURA OPERATIVA E FINANZIARIA

SANTOVITO, Savino
2006-01-01

Abstract

Le decisioni d’impresa, poiché riguardano situazioni future, implicano incertezza, ovvero un certo grado di rischio. Le problematiche dei rischi d’impresa sono riconducibili sia alla gestione delle negoziazioni commerciali, sia all’utilizzo della leva operativa e della leva finanziaria. In particolare, nel presente capitolo sono esaminati alcuni aspetti gestionali degli scambi commerciali generatori di rischi e le tecniche di controllo e copertura degli stessi, nonché sono analizzate le determinanti fondamentali della struttura operativa d’impresa nella sua dimensione reale, correlata alle scelte di investimento, che, in quanto tali, sono poco flessibili o immodificabili nell’ambito di brevi archi temporali ed il conseguente grado di rischio relativo all’elasticità della stessa struttura operativa ; quindi, è presentata la problematica delle decisioni di configurazione della struttura finanziaria d’impresa idonea a presidiare il rischio operativo ed a fronteggiare quello finanziario; infine, le caratteristiche della struttura operativa che di quella finanziaria sono esaminate anche con particolare riferimento alle imprese operanti nei diversi settori di attività. La gestione d’impresa fronteggia costantemente, assumendo internamente o trasferendo all’esterno, differenti gradi di rischio generati dalla propria interazione con i mercati e con il contesto ambientale. Anche la più elementare impresa commerciale, concludendo contratti di compravendita sia nella fase di approvvigionamento che nella fase distributiva, definisce e concorda clausole contrattuali che possono costituire vincoli o facoltà d’azione, rispettivamente generatori o riduttrici dell’esposizione complessiva al rischio dell’impresa. Inoltre, l’azione di governo dell’impresa si configura come modifica in senso evolutivo della sua struttura operativa; quest’ultima, nella sua dimensione reale, rappresenta l’effetto delle decisioni di investimento dell’organo di governo, le quali sono normalmente identificabili nella composizione delle attività dello stato patrimoniale; esse costituiscono gli impieghi (investimenti palesi), a cui sono stati destinati i finanziamenti raccolti ed ai quali si aggiungono anche i valori non sempre emergenti dalla contabilità, quali alcuni beni immateriali ed i differenziali tra valori correnti e storico-contabili (investimenti latenti). La funzione di governo, oltre ad occuparsi della più elementare gestione operativa delle decisioni contrattuali e delle più complesse scelte strategiche di impiego, allocando opportunamente le risorse finanziarie disponibili, attua le politiche di finanziamento, interagendo con il sovra-sistema finanziario e determinando la composizione delle relative fonti di capitale. Ne deriva che la dimensione patrimoniale dell’impresa, con la connessa struttura finanziaria, è il risultato di tali decisioni di finanziamento, intese essenzialmente sia come scelta tra capitale di terzi e capitale di rischio, sia come composizione degli stessi: le risorse finanziarie possono pervenire all’azienda da diverse fonti e possono essere vincolate ad essa in forme molto varie, che si riconducono sostanzialmente alle categorie del “capitale di credito” e del “capitale proprio”.
2006
88-8422-480-2
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11586/54775
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact