È possibile ragionare delle cose che mangiamo senza toglierli il loro tipico sapore e questo al di là dei molti discorsi che si fanno in cucina sulla cucina? Questa ricerca si fonda, tra le tante altre cose, sulla convinzione che tra le parole che dicono ciò di cui ci nutriamo e ciò di cui ci nutriamo c’è sempre ogni volta all’incrocio come un cambio d’atmosfera, per cui non c’è ordine del discorso che possa ridurre nelle sue maglie le varie estetiche dei sapori, che confluiscono in una diversa architettonica sensuale, dove la vista e l’udito devono di necessità cedere il passo ad altri sensi questa volta decisivi. Il lavoro che qui presentiamo raccoglie insieme percorsi ed esiti di ricerche su aspetti concettuali ed elementi estetici, interpretazioni e modi di sentire, sensi, gusti e significati implicati nelle relazioni umane con il cibo. Tali relazioni, da un lato, sono strutturate socio-culturalmente e linguisticamente, dall’altro sono esse stesse strutturanti nei confronti della società, delle culture, delle lingue. Nel testo si intrecciano e si integrano le prospettive di studio dei due autori: quella semiotica di Filippo Silvestri e quella linguistico-educativa di Moira De Iaco. Il risultato è un’inquadratura delle diverse facce del cibo inteso come dispositivo cognitivo, semiotico, culturale.
Il cibo. Sensi, gusti, significati tra semiotica e linguistica educativa
Moira De Iaco
;Filippo Silvestri
2025-01-01
Abstract
È possibile ragionare delle cose che mangiamo senza toglierli il loro tipico sapore e questo al di là dei molti discorsi che si fanno in cucina sulla cucina? Questa ricerca si fonda, tra le tante altre cose, sulla convinzione che tra le parole che dicono ciò di cui ci nutriamo e ciò di cui ci nutriamo c’è sempre ogni volta all’incrocio come un cambio d’atmosfera, per cui non c’è ordine del discorso che possa ridurre nelle sue maglie le varie estetiche dei sapori, che confluiscono in una diversa architettonica sensuale, dove la vista e l’udito devono di necessità cedere il passo ad altri sensi questa volta decisivi. Il lavoro che qui presentiamo raccoglie insieme percorsi ed esiti di ricerche su aspetti concettuali ed elementi estetici, interpretazioni e modi di sentire, sensi, gusti e significati implicati nelle relazioni umane con il cibo. Tali relazioni, da un lato, sono strutturate socio-culturalmente e linguisticamente, dall’altro sono esse stesse strutturanti nei confronti della società, delle culture, delle lingue. Nel testo si intrecciano e si integrano le prospettive di studio dei due autori: quella semiotica di Filippo Silvestri e quella linguistico-educativa di Moira De Iaco. Il risultato è un’inquadratura delle diverse facce del cibo inteso come dispositivo cognitivo, semiotico, culturale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


