Il contributo esplora l'intersezione tra cambiamenti climatici, giustizia climatica e questione di genere, mettendo in evidenza la natura pedagogico-politica di tali temi. A partire dagli studi intersezionali e dai movimenti per la giustizia ambientale, l'autrice sottolinea come i cambiamenti climatici amplifichino le disuguaglianze sociali e di genere, colpendo in modo sproporzionato le donne, soprattutto nei Paesi del Sud globale. Viene messo in discussione l’approccio dominante nella ricerca, che tende a rappresentare le donne esclusivamente come vittime passive, e si invita a riconoscerne il potenziale trasformativo, politico e sociale. L’educazione è presentata come strumento cruciale per promuovere una cittadinanza sostenibile e per costruire nuove alleanze tra uomo, donna e natura. Viene ribadita la necessità di riformare radicalmente i sistemi educativi affinché diventino capaci di sviluppare pensiero critico, visione sistemica e leadership adattiva. Il testo propone l’educazione all’equità di genere, inserita nel quadro dell’Agenda 2030, come via per perseguire la giustizia climatica e sociale, valorizzando l’empowerment femminile, il dialogo tra saperi e la responsabilità etica verso persone ed ecosistemi. Alla pedagogia è affidato il compito di evolvere in una scienza adattiva e progettuale, in grado di anticipare il futuro e orientare il cambiamento.
Genere e clima: questioni di giustizia e implicazioni pedagogiche
Gabriella Calvano
2024-01-01
Abstract
Il contributo esplora l'intersezione tra cambiamenti climatici, giustizia climatica e questione di genere, mettendo in evidenza la natura pedagogico-politica di tali temi. A partire dagli studi intersezionali e dai movimenti per la giustizia ambientale, l'autrice sottolinea come i cambiamenti climatici amplifichino le disuguaglianze sociali e di genere, colpendo in modo sproporzionato le donne, soprattutto nei Paesi del Sud globale. Viene messo in discussione l’approccio dominante nella ricerca, che tende a rappresentare le donne esclusivamente come vittime passive, e si invita a riconoscerne il potenziale trasformativo, politico e sociale. L’educazione è presentata come strumento cruciale per promuovere una cittadinanza sostenibile e per costruire nuove alleanze tra uomo, donna e natura. Viene ribadita la necessità di riformare radicalmente i sistemi educativi affinché diventino capaci di sviluppare pensiero critico, visione sistemica e leadership adattiva. Il testo propone l’educazione all’equità di genere, inserita nel quadro dell’Agenda 2030, come via per perseguire la giustizia climatica e sociale, valorizzando l’empowerment femminile, il dialogo tra saperi e la responsabilità etica verso persone ed ecosistemi. Alla pedagogia è affidato il compito di evolvere in una scienza adattiva e progettuale, in grado di anticipare il futuro e orientare il cambiamento.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


