Sulla scorta delle analogie che hanno contraddistinto la rappresentazione delle crisi sanitarie nella storia, nel saggio viene esaminata, da una prospettiva storico-politica, la gestione della tubercolosi promossa dal fascismo valendosi della comunicazione per immagini, e in particolare del cinema d’animazione. Contro la tisi, malattia sociale e politica della decadenza, il fascismo intenta una vera guerra sanitaria in cui il cinema educatore diviene strumento di propaganda dello Stato totale, delle sue politiche sociali per la ‘difesa della razza’ e di quelle imperialistiche per la potenza della nazione. In tale contesto, Luigi Pensuti (1903-1946), primo cartoonist italiano, è fra i protagonisti di un’importante campagna antitubercolare in chiave disciplinare e di documentazione sollecitata dallo stesso Mussolini.
Medicina politica e propaganda fascista: Luigi Pensuti e la tubercolosi di ‘animazione’
L. Mitarotondo
2024-01-01
Abstract
Sulla scorta delle analogie che hanno contraddistinto la rappresentazione delle crisi sanitarie nella storia, nel saggio viene esaminata, da una prospettiva storico-politica, la gestione della tubercolosi promossa dal fascismo valendosi della comunicazione per immagini, e in particolare del cinema d’animazione. Contro la tisi, malattia sociale e politica della decadenza, il fascismo intenta una vera guerra sanitaria in cui il cinema educatore diviene strumento di propaganda dello Stato totale, delle sue politiche sociali per la ‘difesa della razza’ e di quelle imperialistiche per la potenza della nazione. In tale contesto, Luigi Pensuti (1903-1946), primo cartoonist italiano, è fra i protagonisti di un’importante campagna antitubercolare in chiave disciplinare e di documentazione sollecitata dallo stesso Mussolini.File | Dimensione | Formato | |
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