Quale contributo può offrire l’atteggiamento fenomenologico di osservazione, descrizione e ri-significazione della complessità del fenomeno relazionale sguardo-mondo, al fine di coglierne il senso eidetico e avviare conseguenti percorsi di valorizzazione, riqualificazione e promozione dello spazio-luogo che ci circonda? In che misura l’attivazione del pensiero critico-filosofico può aiutare a cogliere i processi teoretici di significazione che permettono di delineare i caratteri intuitivi di distinzione tra l’idea di paesaggio, spazio, territorio e l’esperienza che di essi si fa come “mondo” e “nel” mondo? Come e quando interviene lo sguardo in questi processi? Ma soprattutto, che significato assume lo “sguardo”, in questa cornice di riferimento? Nell’economia del lavoro presentato all’interno di questo importante volume che raccoglie i percorsi di ricerca condotti all’interno del Progetto trans-disciplinare Horizon Seeds dell’Università degli Studi di Bari per il biennio 2021-2023 dal titolo emblematico “Sguardi diversi”, propongo questi interrogativi di fondo per delineare un piano teoretico di significati di senso su cui sia possibile poggiare proposte progettuali e percorsi concreti di formazione ed educazione utili ad attivare azioni che permettano di “guardare” al mondo che abitiamo attraverso la prospettiva della qualificazione e ri-qualificazione nonché della valorizzazione. La prospettiva attraverso cui provo a “guardare” il fenomeno è quella teoretico-fenomenologica di matrice husserliana. A partire dall’approfondimento di alcuni interessanti manoscritti di Edmund Husserl sul tema dello spazio e sullo studio della geometria, elaborati successivamente al 1891 – anno della pubblicazione dell’opera Filosofia dell’aritmetica – e raccolti da pag. 262 a pag. 310 con il titolo Philosophische Versuche über den Raum nel volume XXI della “Husserliana” Studien zur Arithmetik und Geometrie1 oltre che di alcuni dei suoi più importanti scritti della maturità, provo a tracciare un brevissimo itinerario di ricerca che giunga a cogliere, attraverso l’osservazione percettivo-fenomenologica, i nessi fondativi che permettono di legare tra loro lo spazio al luogo, il luogo all’abitazione e l’abitazione all’abitare il mondo con consapevolezza critica e sguardo generativo.

Osservare fenomenologicamente il mondo: dal percepire all'abitare

Gabriella de Mita
2023-01-01

Abstract

Quale contributo può offrire l’atteggiamento fenomenologico di osservazione, descrizione e ri-significazione della complessità del fenomeno relazionale sguardo-mondo, al fine di coglierne il senso eidetico e avviare conseguenti percorsi di valorizzazione, riqualificazione e promozione dello spazio-luogo che ci circonda? In che misura l’attivazione del pensiero critico-filosofico può aiutare a cogliere i processi teoretici di significazione che permettono di delineare i caratteri intuitivi di distinzione tra l’idea di paesaggio, spazio, territorio e l’esperienza che di essi si fa come “mondo” e “nel” mondo? Come e quando interviene lo sguardo in questi processi? Ma soprattutto, che significato assume lo “sguardo”, in questa cornice di riferimento? Nell’economia del lavoro presentato all’interno di questo importante volume che raccoglie i percorsi di ricerca condotti all’interno del Progetto trans-disciplinare Horizon Seeds dell’Università degli Studi di Bari per il biennio 2021-2023 dal titolo emblematico “Sguardi diversi”, propongo questi interrogativi di fondo per delineare un piano teoretico di significati di senso su cui sia possibile poggiare proposte progettuali e percorsi concreti di formazione ed educazione utili ad attivare azioni che permettano di “guardare” al mondo che abitiamo attraverso la prospettiva della qualificazione e ri-qualificazione nonché della valorizzazione. La prospettiva attraverso cui provo a “guardare” il fenomeno è quella teoretico-fenomenologica di matrice husserliana. A partire dall’approfondimento di alcuni interessanti manoscritti di Edmund Husserl sul tema dello spazio e sullo studio della geometria, elaborati successivamente al 1891 – anno della pubblicazione dell’opera Filosofia dell’aritmetica – e raccolti da pag. 262 a pag. 310 con il titolo Philosophische Versuche über den Raum nel volume XXI della “Husserliana” Studien zur Arithmetik und Geometrie1 oltre che di alcuni dei suoi più importanti scritti della maturità, provo a tracciare un brevissimo itinerario di ricerca che giunga a cogliere, attraverso l’osservazione percettivo-fenomenologica, i nessi fondativi che permettono di legare tra loro lo spazio al luogo, il luogo all’abitazione e l’abitazione all’abitare il mondo con consapevolezza critica e sguardo generativo.
2023
978-88-8459-753-3
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