“The Asceticism of the Politician” The century of democracy between liberal virtue and anti-political vice ABSTRACT Accustomed to the thought of the 20th century as ‘the age of extremes’, that of the advent and triumph of - isms, we tend to forget that the 20th century was above all the century of democracy. The birth of the century's most virtuous and long-lived daughter was, however, troubled and its infancy difficult: in addition to the challenge thrown at it by communism, fascism and, after the end of the Cold War, by the new populisms, democracy also had to face the risks induced by the tares that accompanied it from its gestation, also favouring its temporary fall in the thirty years of fire and lead that linked the beginning of the First to the end of the Second World War. Nowadays, when new threats lick it, while ancient wounds, never completely healed, risk to reopen, it is more than ever worth going back to its beginnings, to discover who, back then, had grasped the monstrous potential, but also the sublime ones, that accompanied the birth of the new era. Piero Gobetti, the intellectual, the anti-fascist hero, thus reveals to us not only the features of the clamorous fascist aggression, but also more subtle, and yet in turn lethal, evils that risked and risk suffocating the democratic dream, while also showing us the cure: to remember that politics begins and ends within the perimeter of human conscience; and that freedom is not a means but the ends, the only one worth fighting for.

“L’ascesi del politico” Il secolo della democrazia fra virtù liberale e vizio antipolitico ABSTRACT Abituati a pensare il Novecento come “the age of extremes”, quella dell’avvento e trionfo degli - ismi, tendiamo a dimenticare che il Novecento è stato soprattutto il secolo della democrazia. La nascita della figlia più virtuosa e longeva del secolo è stata però travagliata e la sua infanzia difficile: oltre alla sfida lanciatale dal comunismo, dal fascismo e, dopo la fine della Guerra fredda, dei nuovi populismi, la democrazia ha dovuto affrontare anche i rischi indotti da tare che l’hanno accompagnata fin dalla sua gestazione, favorendone anche la temporanea caduta nel trentennio di fuoco e piombo che lega l’inizio della Prima alla fine della Seconda guerra mondiale. Oggi, che nuove minacce la lambiscono, mentre le antiche ferite, mai completamente guarite, rischiano di riaprirsi, vale più che mai la pena di tornare ai suoi primordi, per scoprire chi, già allora, aveva colto le potenzialità mostruose, ma anche quelle sublimi, che accompagnavano il nascere della nuova era. Piero Gobetti, l’intellettuale, l’eroe antifascista, ci rivela così non solo i caratteri della clamorosa aggressione fascista, ma anche mali più sottili, e tuttavia a loro volta letali, che rischiavano e rischiano di soffocare il sogno democratico, indicandocene però anche la cura: ricordarsi che la politica inizia e finisce nel perimetro della coscienza umana; e che la libertà non è un mezzo ma il fine, il solo, l’unico per cui valga la pena lottare.

Asceza politicului. Secolul democrației între virtutea liberală și viciul antipolitic

Fabrizio Fiume
2024-01-01

Abstract

“The Asceticism of the Politician” The century of democracy between liberal virtue and anti-political vice ABSTRACT Accustomed to the thought of the 20th century as ‘the age of extremes’, that of the advent and triumph of - isms, we tend to forget that the 20th century was above all the century of democracy. The birth of the century's most virtuous and long-lived daughter was, however, troubled and its infancy difficult: in addition to the challenge thrown at it by communism, fascism and, after the end of the Cold War, by the new populisms, democracy also had to face the risks induced by the tares that accompanied it from its gestation, also favouring its temporary fall in the thirty years of fire and lead that linked the beginning of the First to the end of the Second World War. Nowadays, when new threats lick it, while ancient wounds, never completely healed, risk to reopen, it is more than ever worth going back to its beginnings, to discover who, back then, had grasped the monstrous potential, but also the sublime ones, that accompanied the birth of the new era. Piero Gobetti, the intellectual, the anti-fascist hero, thus reveals to us not only the features of the clamorous fascist aggression, but also more subtle, and yet in turn lethal, evils that risked and risk suffocating the democratic dream, while also showing us the cure: to remember that politics begins and ends within the perimeter of human conscience; and that freedom is not a means but the ends, the only one worth fighting for.
2024
“L’ascesi del politico” Il secolo della democrazia fra virtù liberale e vizio antipolitico ABSTRACT Abituati a pensare il Novecento come “the age of extremes”, quella dell’avvento e trionfo degli - ismi, tendiamo a dimenticare che il Novecento è stato soprattutto il secolo della democrazia. La nascita della figlia più virtuosa e longeva del secolo è stata però travagliata e la sua infanzia difficile: oltre alla sfida lanciatale dal comunismo, dal fascismo e, dopo la fine della Guerra fredda, dei nuovi populismi, la democrazia ha dovuto affrontare anche i rischi indotti da tare che l’hanno accompagnata fin dalla sua gestazione, favorendone anche la temporanea caduta nel trentennio di fuoco e piombo che lega l’inizio della Prima alla fine della Seconda guerra mondiale. Oggi, che nuove minacce la lambiscono, mentre le antiche ferite, mai completamente guarite, rischiano di riaprirsi, vale più che mai la pena di tornare ai suoi primordi, per scoprire chi, già allora, aveva colto le potenzialità mostruose, ma anche quelle sublimi, che accompagnavano il nascere della nuova era. Piero Gobetti, l’intellettuale, l’eroe antifascista, ci rivela così non solo i caratteri della clamorosa aggressione fascista, ma anche mali più sottili, e tuttavia a loro volta letali, che rischiavano e rischiano di soffocare il sogno democratico, indicandocene però anche la cura: ricordarsi che la politica inizia e finisce nel perimetro della coscienza umana; e che la libertà non è un mezzo ma il fine, il solo, l’unico per cui valga la pena lottare.
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