Il presente contributo intende mettere in evidenza l’interconnessione tra precarietà lavorativa e costruzione identitaria, focalizzandosi sul ruolo della pedagogia nell’attuale contesto lavorativo. Partendo dal presupposto che il lavoro è un pilastro fondamentale dell’identità adulta, il contributo approfondisce come l’instabilità lavorativa crescente, manifestatasi nei recenti fenomeni quali la Great Resignation e il Quiet Quitting, inneschi una crisi identitaria e impatti sul benessere degli individui. Attraverso un approfondimento della letteratura esistente, si evidenzia l’importanza di un approccio pedagogico che, oltre a sviluppare competenze tecniche, promuova competenze trasversali e il benessere individuale. Si sottolinea la necessità di un cambiamento culturale che orienti l’educazione verso lo sviluppo di capacità di adattamento, risoluzione dei problemi e creatività, preparando gli individui ad affrontare un mercato del lavoro in continuo mutamento. L’educazione deve, pertanto, favorire un processo continuo di auto-costruzione dell’identità, promuovendo la riflessione critica e l’autoconsapevolezza, in un contesto sistemico che integri speranza, realismo e pragmatismo, preparando gli attori sociali coinvolti ad affrontare le incertezze del futuro con consapevolezza e maggiore flessibilità verso i repentini cambiamenti imposti dal mercato del lavoro.
Il lavoro nella società globale tra flessibilità e cambiamenti di paradigma: prospettive pedagogiche
Matteo Conte
2024-01-01
Abstract
Il presente contributo intende mettere in evidenza l’interconnessione tra precarietà lavorativa e costruzione identitaria, focalizzandosi sul ruolo della pedagogia nell’attuale contesto lavorativo. Partendo dal presupposto che il lavoro è un pilastro fondamentale dell’identità adulta, il contributo approfondisce come l’instabilità lavorativa crescente, manifestatasi nei recenti fenomeni quali la Great Resignation e il Quiet Quitting, inneschi una crisi identitaria e impatti sul benessere degli individui. Attraverso un approfondimento della letteratura esistente, si evidenzia l’importanza di un approccio pedagogico che, oltre a sviluppare competenze tecniche, promuova competenze trasversali e il benessere individuale. Si sottolinea la necessità di un cambiamento culturale che orienti l’educazione verso lo sviluppo di capacità di adattamento, risoluzione dei problemi e creatività, preparando gli individui ad affrontare un mercato del lavoro in continuo mutamento. L’educazione deve, pertanto, favorire un processo continuo di auto-costruzione dell’identità, promuovendo la riflessione critica e l’autoconsapevolezza, in un contesto sistemico che integri speranza, realismo e pragmatismo, preparando gli attori sociali coinvolti ad affrontare le incertezze del futuro con consapevolezza e maggiore flessibilità verso i repentini cambiamenti imposti dal mercato del lavoro.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.