Il presente intervento intende recuperare il concetto della pedagogia della sopravvivenza, intesa come una disciplina in grado di fornirci informazioni che ci permetterebbero di agire in modo responsabile nei confronti del pianeta (Seidel 2003, p. 130), per avviare una riflessione sull’inefficace comunicazione della crisi dell’Antropocene (Bernardi 2021) e delle emergenze ecologiche nei manuali scolastici di storia nell’ordine scolastico superiore di secondo grado (Priem 2022). Nel corso dell’intervento, infatti, sarà dimostrato come il concetto di estinzione non sia sufficientemente presente nei manuali di storia i cui autori, del resto, sembrano prestare scarsa attenzione alla questione ambientale (Rovinello 2020). La conoscenza degli eventi disastrosi del passato, invece, laddove fosse approfondita in una prospettiva diacronica, sortirebbe un duplice effetto formativo: scongiurare, per un verso, la proliferazione di fake-news antiscientifiche in merito al passato remoto del pianeta Terra, e dall’altro, renderebbe edotti gli studenti dei rischi sottesi alla sottovalutazione della gravissima crisi ecologica dell’Antropocene. Immaginare che una sesta estinzione di massa, dopo quelle avvenute in epoche geologiche, possa colpire l’ecumene, rappresenta una suggestione legata, per converso, alla necessità, propria della specie umana, di poter immaginare uno scenario futuribile migliore, nel quale questo rischio sia stato scongiurato ovvero attenuato (Jedlowski 2013, p. 185).

Per un’educazione alla sopravvivenza. La crisi dell’Antropocene

Domenico Francesco Antonio Elia
2024-01-01

Abstract

Il presente intervento intende recuperare il concetto della pedagogia della sopravvivenza, intesa come una disciplina in grado di fornirci informazioni che ci permetterebbero di agire in modo responsabile nei confronti del pianeta (Seidel 2003, p. 130), per avviare una riflessione sull’inefficace comunicazione della crisi dell’Antropocene (Bernardi 2021) e delle emergenze ecologiche nei manuali scolastici di storia nell’ordine scolastico superiore di secondo grado (Priem 2022). Nel corso dell’intervento, infatti, sarà dimostrato come il concetto di estinzione non sia sufficientemente presente nei manuali di storia i cui autori, del resto, sembrano prestare scarsa attenzione alla questione ambientale (Rovinello 2020). La conoscenza degli eventi disastrosi del passato, invece, laddove fosse approfondita in una prospettiva diacronica, sortirebbe un duplice effetto formativo: scongiurare, per un verso, la proliferazione di fake-news antiscientifiche in merito al passato remoto del pianeta Terra, e dall’altro, renderebbe edotti gli studenti dei rischi sottesi alla sottovalutazione della gravissima crisi ecologica dell’Antropocene. Immaginare che una sesta estinzione di massa, dopo quelle avvenute in epoche geologiche, possa colpire l’ecumene, rappresenta una suggestione legata, per converso, alla necessità, propria della specie umana, di poter immaginare uno scenario futuribile migliore, nel quale questo rischio sia stato scongiurato ovvero attenuato (Jedlowski 2013, p. 185).
2024
979-12-80549-48-8
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11586/516121
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact