Una delle maggiori priorità a livello mondiale è quella di tutelare e proteggere bambini e adolescenti mediante diritti sociali che vengano riconosciuti dagli stati sostenendo il loro libero sviluppo. Sulla base di questo principio nel 1989 fu approvata la Convenzione internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza; questo documento risulta essere tuttora il trattato più completo e concreto in materia di diritti in quanto non solo stabilisce i diritti inviolabili di tutti i minori di 18 anni ma fornisce anche strumenti e suggerimenti per attuarli concretamente. Nel 1989 il mondo, attraverso la Convenzione (di cui sopra), ha fatto una promessa ai bambini: “che avrebbe fatto tutto il possibile per proteggere e promuovere i loro diritti, per consentire loro di crescere e di esprimere il loro pieno potenziale” in tale direzione, i bambini non sono più stati visti come oggetti passivi che devono essere assistiti, ma piuttosto come persone che partecipano attivamente alle decisioni da prendere e che sono titolari di diritti inalienabili. Dunque, la pedagogia, la scienza del fare educativo, ha sempre lavorato in tale direzione ponendo particolare importanza, oltre al sano ed equilibrato sviluppo del bambino, anche alla prevenzione del maltrattamento e alla difesa dell’infanzia, accompagnandoli in un graduale percorso di emancipazione.
La funzione dell’educazione nella formazione e nello sviluppo del minore: la tutela dell’infanzia
Matteo Conte
2017-01-01
Abstract
Una delle maggiori priorità a livello mondiale è quella di tutelare e proteggere bambini e adolescenti mediante diritti sociali che vengano riconosciuti dagli stati sostenendo il loro libero sviluppo. Sulla base di questo principio nel 1989 fu approvata la Convenzione internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza; questo documento risulta essere tuttora il trattato più completo e concreto in materia di diritti in quanto non solo stabilisce i diritti inviolabili di tutti i minori di 18 anni ma fornisce anche strumenti e suggerimenti per attuarli concretamente. Nel 1989 il mondo, attraverso la Convenzione (di cui sopra), ha fatto una promessa ai bambini: “che avrebbe fatto tutto il possibile per proteggere e promuovere i loro diritti, per consentire loro di crescere e di esprimere il loro pieno potenziale” in tale direzione, i bambini non sono più stati visti come oggetti passivi che devono essere assistiti, ma piuttosto come persone che partecipano attivamente alle decisioni da prendere e che sono titolari di diritti inalienabili. Dunque, la pedagogia, la scienza del fare educativo, ha sempre lavorato in tale direzione ponendo particolare importanza, oltre al sano ed equilibrato sviluppo del bambino, anche alla prevenzione del maltrattamento e alla difesa dell’infanzia, accompagnandoli in un graduale percorso di emancipazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.