La crescente antropizzazione delle aree costiere le rende particolarmente vulnerabili al manifestarsi di eventi ad alta energia e bassa frequenza, quali i maremoti e le forti mareggiate. Alcuni tratti della costa ionica e di quella adriatica dell’Italia Meridionale, sedi di strutture produttive di interesse strategico per la nazione, ma anche di notevole interesse turistico e ambientale, sono caratterizzati dalla presenza di blocchi rocciosi di grandi dimensioni messi in posto da eventi eccezionali. Valutati dimensione e peso di tali blocchi, s’è avviato lo studio dei fenomeni, dei processi e delle forze che li hanno dislocati anche a notevoli distanze dalle zone d’origine. A tal proposito un certo numero di blocchi è stato rilevato utilizzando la tecnologia laser che ne consente una ricostruzione tridimensionale di dettaglio. I rilievi sono stati condotti in Puglia nelle località di Torre Santa Sabina (Brindisi), lungo la costa Adriatica, e Torre Squillace (Lecce), sul lato ionico, e in Sicilia nella zona di San Lorenzo (Siracusa). Il rilievo laser di ciascun blocco, ripreso da diverse angolature, ha consentito di ottenere una riproduzione fedele della realtà e di ridurre al minimo le zone d’ombra. L’elaborazione dei dati di campagna, infine, ha permesso, attraverso l’interpretazione dei punti, la loro interpolazione e la chiusura di gaps nella nuvola tridimensionale, di definire le caratteristiche geometriche di ogni singolo blocco. Grazie alla conoscenza di altri parametri meccanici e ambientali, quali la densità del materiale costituente il blocco, la pendenza e la rugosità del substrato, è possibile stimare le caratteristiche dell’onda che ha preso in carico il blocco e circoscrivere, con maggiore accuratezza, i dettagli relativi all’evento scatenante.
Rilievo con laser scanner e ricostruzione 3D di blocchi accumulati da eventi estremi in Italia Meridionale
MARSICO A.
;PIGNATELLI C;MASTRONUZZI G;PENNETTA L
2009-01-01
Abstract
La crescente antropizzazione delle aree costiere le rende particolarmente vulnerabili al manifestarsi di eventi ad alta energia e bassa frequenza, quali i maremoti e le forti mareggiate. Alcuni tratti della costa ionica e di quella adriatica dell’Italia Meridionale, sedi di strutture produttive di interesse strategico per la nazione, ma anche di notevole interesse turistico e ambientale, sono caratterizzati dalla presenza di blocchi rocciosi di grandi dimensioni messi in posto da eventi eccezionali. Valutati dimensione e peso di tali blocchi, s’è avviato lo studio dei fenomeni, dei processi e delle forze che li hanno dislocati anche a notevoli distanze dalle zone d’origine. A tal proposito un certo numero di blocchi è stato rilevato utilizzando la tecnologia laser che ne consente una ricostruzione tridimensionale di dettaglio. I rilievi sono stati condotti in Puglia nelle località di Torre Santa Sabina (Brindisi), lungo la costa Adriatica, e Torre Squillace (Lecce), sul lato ionico, e in Sicilia nella zona di San Lorenzo (Siracusa). Il rilievo laser di ciascun blocco, ripreso da diverse angolature, ha consentito di ottenere una riproduzione fedele della realtà e di ridurre al minimo le zone d’ombra. L’elaborazione dei dati di campagna, infine, ha permesso, attraverso l’interpretazione dei punti, la loro interpolazione e la chiusura di gaps nella nuvola tridimensionale, di definire le caratteristiche geometriche di ogni singolo blocco. Grazie alla conoscenza di altri parametri meccanici e ambientali, quali la densità del materiale costituente il blocco, la pendenza e la rugosità del substrato, è possibile stimare le caratteristiche dell’onda che ha preso in carico il blocco e circoscrivere, con maggiore accuratezza, i dettagli relativi all’evento scatenante.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.