Il tema dell'insegnamento della religione nella scuola pubblica italiana riveste un ruolo particolarmente interessante all’interno della società odierna, caratterizzata da numerosi cambiamenti di natura socio-religiosa, spinti dal pluralismo religioso che ormai caratterizza il panorama europeo. Tale insegnamento suscita continue riflessioni, proposte di riforma o quantomeno di aggiornamento dell'attuale disciplina dati i cambiamenti sociali e culturali intervenuti nel corso degli anni. Poiché la religione, nel panorama contemporaneo, è un argomento verso cui la scuola pubblica non può più mostrarsi indifferente o asettica, diventano sempre più evidenti le ragioni di un aggiornamento del quadro normativo complessivo di questo insegnamento (ancora formalmente legato alla matrice concordataria) che, nell'aprire la scuola pubblica a un approccio pluralista nell'approfondimento della dimensione religiosa, ne valorizzerebbe l'effettivo contributo sul piano culturale e umanistico alla formazione dell'alunno. Viene così accantonata la vecchia ipotesi della soppressione dell'insegnamento religioso nella scuola italiana, un tempo sostenuta dalla politica e dalla cultura, e si fanno più insistenti le proposte volte ad affiancarlo a un insegnamento laico della storia delle religioni o delle religioni tout court.
Criticità e nuove prospettive relative all'insegnamento della religione nella scuola pubblica italiana
Raffaella Losurdo
2021-01-01
Abstract
Il tema dell'insegnamento della religione nella scuola pubblica italiana riveste un ruolo particolarmente interessante all’interno della società odierna, caratterizzata da numerosi cambiamenti di natura socio-religiosa, spinti dal pluralismo religioso che ormai caratterizza il panorama europeo. Tale insegnamento suscita continue riflessioni, proposte di riforma o quantomeno di aggiornamento dell'attuale disciplina dati i cambiamenti sociali e culturali intervenuti nel corso degli anni. Poiché la religione, nel panorama contemporaneo, è un argomento verso cui la scuola pubblica non può più mostrarsi indifferente o asettica, diventano sempre più evidenti le ragioni di un aggiornamento del quadro normativo complessivo di questo insegnamento (ancora formalmente legato alla matrice concordataria) che, nell'aprire la scuola pubblica a un approccio pluralista nell'approfondimento della dimensione religiosa, ne valorizzerebbe l'effettivo contributo sul piano culturale e umanistico alla formazione dell'alunno. Viene così accantonata la vecchia ipotesi della soppressione dell'insegnamento religioso nella scuola italiana, un tempo sostenuta dalla politica e dalla cultura, e si fanno più insistenti le proposte volte ad affiancarlo a un insegnamento laico della storia delle religioni o delle religioni tout court.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


