Il saggio si concentra sull'attenzione riservata da Antonio Gramsci e da Italo Calvino al tema della fiaba, con particolare riguardo alla riflessione che entrambi gli intellettuali hanno riservato alla revisione e alla ridefinizione di cultura popolare nel dopoguerra. Gramsci traduce in italiano i fratelli Grimm, in esperimenti di traduzione molto a lungo sottratti allo studio complessivo dell'autore sardo; Calvino traduce dai dialetti italiani le fiabe della tradizione regionale. Il primo porta in Italia in chiave moderna una importante parte della cultura europea, il secondo porta in Europa una importante componente della cultura italiana, riconnettendo le due in un momento cruciale della formazione dell'idea di Europa.
Tra storia e traduzione. Le ragioni della fiaba tra Gramsci e Calvino
Lea Durante
2024-01-01
Abstract
Il saggio si concentra sull'attenzione riservata da Antonio Gramsci e da Italo Calvino al tema della fiaba, con particolare riguardo alla riflessione che entrambi gli intellettuali hanno riservato alla revisione e alla ridefinizione di cultura popolare nel dopoguerra. Gramsci traduce in italiano i fratelli Grimm, in esperimenti di traduzione molto a lungo sottratti allo studio complessivo dell'autore sardo; Calvino traduce dai dialetti italiani le fiabe della tradizione regionale. Il primo porta in Italia in chiave moderna una importante parte della cultura europea, il secondo porta in Europa una importante componente della cultura italiana, riconnettendo le due in un momento cruciale della formazione dell'idea di Europa.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.