Il contributo propone un confronto tra l'encomio di Cesare Borgia che Francesco Sperulo, poeta alla corte di Alessandro VI, scrisse in esametri latini e il ricordo dello stesso duca Valentino contenuto nelle pagine del «Principe» che Machiavelli gli dedicò pochi anni dopo la sua morte: Borgia, la cui figura Sperulo idealizza in un epillio ispirato all'epica antica di argomento storico, viene indicato dal segretario fiorentino come un principe ideale, efficace per via della spregiudicata audacia delle sue azioni e quindi virtuoso.

Historia proxima poetis. Epica e scrittura encomiastica nella Roma di inizio Cinquecento

Canfora, Davide
2024-01-01

Abstract

Il contributo propone un confronto tra l'encomio di Cesare Borgia che Francesco Sperulo, poeta alla corte di Alessandro VI, scrisse in esametri latini e il ricordo dello stesso duca Valentino contenuto nelle pagine del «Principe» che Machiavelli gli dedicò pochi anni dopo la sua morte: Borgia, la cui figura Sperulo idealizza in un epillio ispirato all'epica antica di argomento storico, viene indicato dal segretario fiorentino come un principe ideale, efficace per via della spregiudicata audacia delle sue azioni e quindi virtuoso.
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