Abitare la rovina. Principi e progetti per il patrimonio in Sicilia

In the Sicilian territory, the heritage project is very often confronted with the theme of ruin, understood as a not at all indifferent operable material, which has its own collective memory and will. In the wake of a tradition that has eloquent examples in Sicily, three recent experiences - degree theses in Building Engineering-Architecture at the University of Palermo - verify some theoretical assumptions through the project and experiment with innovative solutions for a contemporary use of the ruined heritage. It is not a question of the museumisation of the heritage - nor are there specific intended uses - but of interventions that respond to a logic of inter-scalarity, which express with their own essential and precise language, which interpret the contemporary space of the ruin to inhabit the complexity and multiplicity of existing heritage.

Nel territorio siciliano il progetto del patrimonio si confronta molto spesso con il tema della rovina, intesa come materiale operabile niente affatto indifferente, che possiede una propria collettiva memoria e volontà. Nel solco di una tradizione che ha esempi eloquenti proprio in Sicilia, tre recenti esperienze – tesi di laurea in Ingegneria edile Architettura dell’Università di Palermo – verificano attraverso il progetto alcuni assunti teorici e sperimentano innovative soluzioni per una contemporanea fruizione del patrimonio in rovina. Non si tratta di musealizzazione del patrimonio – né si prevedono specifiche destinazioni d’uso – bensì di interventi che rispondono ad una logica di interscalarità, che esprimono con un proprio linguaggio essenziale e preciso, che interpretano lo spazio contemporaneo della rovina per abitare la complessità e molteplicità del patrimonio esistente.