Secondo Antonio Lucio Giannone, autore de "L’avventura futurista. Pugliesi all’avanguardia (1909-1943)", il futurismo pugliese fu soprattutto «una istintiva reazione all’ambiente arretrato e conformista della provincia che […] bisognava ‘svecchiare’». Tre sono le caratteristiche essenziali dell’esperienza futurista in Puglia: «Innanzitutto […], la precocità della ricezione, se è vero che già nel 1909, l’anno di fondazione, esattamente un secolo fa, il futurismo, in Puglia, oltre ad essere ben conosciuto, aveva i primi adepti, alcuni dei quali erano anche in rapporto con Marinetti. […] In secondo luogo, l’estensione temporale della vicenda che arriva, sia pure a intervalli, fino al 1943 e coincide quindi quasi con l’intero arco cronologico del movimento, così come viene inteso oggi dalla storiografia più accreditata. Inoltre, l’ampiezza dei settori coltivati dagli esponenti pugliesi, che spaziano dalla letteratura alla pittura, dalla scultura alla musica, dall’architettura alla scenografia, dal teatro al cinema, dal giornalismo alla politica, secondo lo spirito più autentico del futurismo che aveva appunto una dimensione totalizzante. […] Una terza caratteristica del futurismo […] è il coinvolgimento, a vario titolo, di alcuni dei rappresentanti maggiori delle lettere e delle arti di questa regione nel Novecento: da Ricciotto Canudo a Sebastiano Arturo Luciani, da Michele Saponaro a Luigi Fallacara, da Mario Carli a Emilio Notte, da Franco Casavola a Rafaele Carrieri, da Vittorio Bodini a Mino Delle Site».

I poeti e letterati in Terra di Bari tra le due guerre mondiali

Altamura G
2024-01-01

Abstract

Secondo Antonio Lucio Giannone, autore de "L’avventura futurista. Pugliesi all’avanguardia (1909-1943)", il futurismo pugliese fu soprattutto «una istintiva reazione all’ambiente arretrato e conformista della provincia che […] bisognava ‘svecchiare’». Tre sono le caratteristiche essenziali dell’esperienza futurista in Puglia: «Innanzitutto […], la precocità della ricezione, se è vero che già nel 1909, l’anno di fondazione, esattamente un secolo fa, il futurismo, in Puglia, oltre ad essere ben conosciuto, aveva i primi adepti, alcuni dei quali erano anche in rapporto con Marinetti. […] In secondo luogo, l’estensione temporale della vicenda che arriva, sia pure a intervalli, fino al 1943 e coincide quindi quasi con l’intero arco cronologico del movimento, così come viene inteso oggi dalla storiografia più accreditata. Inoltre, l’ampiezza dei settori coltivati dagli esponenti pugliesi, che spaziano dalla letteratura alla pittura, dalla scultura alla musica, dall’architettura alla scenografia, dal teatro al cinema, dal giornalismo alla politica, secondo lo spirito più autentico del futurismo che aveva appunto una dimensione totalizzante. […] Una terza caratteristica del futurismo […] è il coinvolgimento, a vario titolo, di alcuni dei rappresentanti maggiori delle lettere e delle arti di questa regione nel Novecento: da Ricciotto Canudo a Sebastiano Arturo Luciani, da Michele Saponaro a Luigi Fallacara, da Mario Carli a Emilio Notte, da Franco Casavola a Rafaele Carrieri, da Vittorio Bodini a Mino Delle Site».
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11586/484340
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact