Trenta anni fa è stato affrontato per la prima volta in modo sistematico il problema del rapporto tra la comunità che nel corso dell’età del Bronzo risiedeva a Coppa Nevigata e il territorio circostante dal punto di vista dello sfruttamento delle risorse primarie (Cazzella, Moscoloni 1991). Da allora elaborati strumenti informatici sono divenuti ampiamente disponibili, mentre al tempo stesso problemi analoghi sono stati affrontati con nuove impostazioni in diversi contesti. I principali temi che in quel lavoro si volevano affrontare erano: 1) l’incidenza del contributo dei diversi alimenti nella dieta; 2) il livello di oscillazione, tra un anno e l’altro, della resa ottenuta dalle differenti fonti di cibo; 3) l’ampiezza totale del territorio necessario per svolgere i diversi tipi di attività primarie di cui si hanno testimonianze dai resti organici; 4) il rapporto tra lo spazio strettamente economico, legato alle esigenze di base, e quello “politico” di separazione dall’area di pertinenza di altre comunità. Preliminare è il problema di base della stima della popolazione residente a Coppa Nevigata durante l’età del Bronzo. Dal 1991 nuovi dati sono stati acquisiti sull’estensione dell’abitato, grazie soprattutto a una serie di carotaggi nell’area verso la laguna (Caldara, Simone 2012), nonché prospezioni geofisiche e sondaggi relativi alle mura. Al di là di limitate variazioni nelle diverse fasi dell’età del Bronzo, l’area insediativa ricostruibile si aggira ora intorno ai 2,5 ha (Cazzella, Recchia 2012; Recchia, Cazzella 2019) e la popolazione è quindi presumibilmente quantificabile in circa 300 abitanti, utilizzando un indice di 120 abitanti per ettaro, non particolarmente elevato per un insediamento che probabilmente aveva un tessuto piuttosto denso. La stima totale degli abitanti si incrementa, quindi, di circa 1/3 rispetto a quella formulata nel 1991. Anche la ricostruzione geomorfologica del territorio circostante è stata maggiormente dettagliata (Caldara, Simone 2012) e può dare un quadro più realistico del contesto ambientale
Il paesaggio intorno a Coppa Nevigata durante l’età del Bronzo
Enrico Lucci
2021-01-01
Abstract
Trenta anni fa è stato affrontato per la prima volta in modo sistematico il problema del rapporto tra la comunità che nel corso dell’età del Bronzo risiedeva a Coppa Nevigata e il territorio circostante dal punto di vista dello sfruttamento delle risorse primarie (Cazzella, Moscoloni 1991). Da allora elaborati strumenti informatici sono divenuti ampiamente disponibili, mentre al tempo stesso problemi analoghi sono stati affrontati con nuove impostazioni in diversi contesti. I principali temi che in quel lavoro si volevano affrontare erano: 1) l’incidenza del contributo dei diversi alimenti nella dieta; 2) il livello di oscillazione, tra un anno e l’altro, della resa ottenuta dalle differenti fonti di cibo; 3) l’ampiezza totale del territorio necessario per svolgere i diversi tipi di attività primarie di cui si hanno testimonianze dai resti organici; 4) il rapporto tra lo spazio strettamente economico, legato alle esigenze di base, e quello “politico” di separazione dall’area di pertinenza di altre comunità. Preliminare è il problema di base della stima della popolazione residente a Coppa Nevigata durante l’età del Bronzo. Dal 1991 nuovi dati sono stati acquisiti sull’estensione dell’abitato, grazie soprattutto a una serie di carotaggi nell’area verso la laguna (Caldara, Simone 2012), nonché prospezioni geofisiche e sondaggi relativi alle mura. Al di là di limitate variazioni nelle diverse fasi dell’età del Bronzo, l’area insediativa ricostruibile si aggira ora intorno ai 2,5 ha (Cazzella, Recchia 2012; Recchia, Cazzella 2019) e la popolazione è quindi presumibilmente quantificabile in circa 300 abitanti, utilizzando un indice di 120 abitanti per ettaro, non particolarmente elevato per un insediamento che probabilmente aveva un tessuto piuttosto denso. La stima totale degli abitanti si incrementa, quindi, di circa 1/3 rispetto a quella formulata nel 1991. Anche la ricostruzione geomorfologica del territorio circostante è stata maggiormente dettagliata (Caldara, Simone 2012) e può dare un quadro più realistico del contesto ambientaleI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.