Il principale problema delle economie attuali risulta essere la sovraccapacità della maggior parte dei settori produttivi, nei quali sono i clienti, e non i prodotti, a scarseggiare; in altre parole oggi il vero problema è la domanda e non l’offerta. Le imprese più accorte devono sviluppare marchi che definiscano con precisione le promesse e al contempo operare per mantenerle e realizzarle, cercando sempre nuovo valore da aggiungere a quanto erogano al cliente, alimentandone così la soddisfazione. Le strategie di marca delle imprese che operano nei mercati internazionali tendono, oggi, non più a subire ma quasi a cavalcare, in maniera sempre più determinante, il fenomeno della globalizzazione. In passato, le aziende che si trovavano a operare in tali mercati erano portate a sviluppare strategie diverse in relazione al Paese in cui erano chiamate a competere. Oggi, invece, tendono a sviluppare politiche di marketing volte alla crescita di marche globali, legate, cioè, a uno stesso posizionamento in tutti i mercati. Negli ultimi anni, fra le tematiche connesse alla gestione del valore della marca, è stata rivolta un’attenzione crescente ai progetti di customer relationship management quale strumento di successo per capitalizzare il valore della marca, distribuendone i benefici oltre gli aspetti performanti e far si infine che un cliente occasionale possa trasformarsi in un cliente fedele. La tesi sostenuta nel presente lavoro consiste nel valutare l’utilità ed eventualmente l’entità di relazioni tra il costrutto del brand engagement e l’uso che i consumatori fanno dei social media. Ossia l’analisi delle correlazioni tra la variabile che sintetizza il brand engagement e quelle relative al comportamento dei consumatori sui social media.
Le nuove frontiere del brand engagement
Passaro Pierluigi
2023-01-01
Abstract
Il principale problema delle economie attuali risulta essere la sovraccapacità della maggior parte dei settori produttivi, nei quali sono i clienti, e non i prodotti, a scarseggiare; in altre parole oggi il vero problema è la domanda e non l’offerta. Le imprese più accorte devono sviluppare marchi che definiscano con precisione le promesse e al contempo operare per mantenerle e realizzarle, cercando sempre nuovo valore da aggiungere a quanto erogano al cliente, alimentandone così la soddisfazione. Le strategie di marca delle imprese che operano nei mercati internazionali tendono, oggi, non più a subire ma quasi a cavalcare, in maniera sempre più determinante, il fenomeno della globalizzazione. In passato, le aziende che si trovavano a operare in tali mercati erano portate a sviluppare strategie diverse in relazione al Paese in cui erano chiamate a competere. Oggi, invece, tendono a sviluppare politiche di marketing volte alla crescita di marche globali, legate, cioè, a uno stesso posizionamento in tutti i mercati. Negli ultimi anni, fra le tematiche connesse alla gestione del valore della marca, è stata rivolta un’attenzione crescente ai progetti di customer relationship management quale strumento di successo per capitalizzare il valore della marca, distribuendone i benefici oltre gli aspetti performanti e far si infine che un cliente occasionale possa trasformarsi in un cliente fedele. La tesi sostenuta nel presente lavoro consiste nel valutare l’utilità ed eventualmente l’entità di relazioni tra il costrutto del brand engagement e l’uso che i consumatori fanno dei social media. Ossia l’analisi delle correlazioni tra la variabile che sintetizza il brand engagement e quelle relative al comportamento dei consumatori sui social media.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.