Sui modi di acquisto della cittadinanza fra antichità e tradizione romanistica

I dispositivi per l’ottenimento della cittadinanza iure soli o sanguinis, o tramite altri meccanismi (ius culturae o ius scholae), non costituiscono strumenti giuridici, in qualsiasi circostanza, migliori degli altri. Anzi, i legislatori dovrebbero saper dosare i differenti elementi che compongono un determinato sistema normativo. Occorre sfatare quei luoghi comuni che attribuiscono solo ai congegni legislativi l’incapacità di regolare adeguatamente, se non, per alcuni, di arginare, i flussi migratori e le naturalizzazioni degli stranieri, trascurando invece che spesso la responsabilità va ricercata, come in Italia, nelle disfunzioni del sistema burocratico. A ciò si aggiunge anche la mancata realizzazione di politiche che assicurino dal punto di vista sociale ed economico livelli dignitosi a favore sia dei cittadini e sia di coloro che aspirino alla cittadinanza. Le nostre democrazie sono soprattutto tenute a non rinunciare a cambiamenti di rotta e ad aggiustamenti nella distribuzione della ricchezza, indispensabili, oggi più che mai, per garantire libertà e dignità a tutti gli esseri umani.