Nel saggio si esamina la ricchissima messe di inediti (frammenti, annotazioni, racconti e scritti più compiuti) compresi nel volume dei "Taccuini (1942-1953)" di Rocco Scotellaro, nei quali, per dichiarazione dello stesso scrittore, si amalgamano «fatti» e «idee», «sogni inespressi» e «nascoste realtà individuali», tutto ciò che può rivelare «l’uomo sottinteso», nel contesto di un complesso Mezzogiorno d'Italia tra gli anni Quaranta e i primissimi anni Cinquanta; a integrazione della produzione già nota, viene dunque considerata quella parte della scrittura scotellariana rimasta finora extravagante.
L’«uomo sottinteso»: i Taccuini di Scotellaro tra filologia e critica
Giulia Dell'Aquila
2024-01-01
Abstract
Nel saggio si esamina la ricchissima messe di inediti (frammenti, annotazioni, racconti e scritti più compiuti) compresi nel volume dei "Taccuini (1942-1953)" di Rocco Scotellaro, nei quali, per dichiarazione dello stesso scrittore, si amalgamano «fatti» e «idee», «sogni inespressi» e «nascoste realtà individuali», tutto ciò che può rivelare «l’uomo sottinteso», nel contesto di un complesso Mezzogiorno d'Italia tra gli anni Quaranta e i primissimi anni Cinquanta; a integrazione della produzione già nota, viene dunque considerata quella parte della scrittura scotellariana rimasta finora extravagante.File in questo prodotto:
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