Manzoni lettore del Settecento

I saggi qui raccolti testimoniano una parte degli interessi settecenteschi del Manzoni, presa in esame da undici studiosi, molti dei quali assai stabili nel parterre dei più accreditati specialisti. Per l’ampiezza della sua formazione, parlare di Manzoni lettore del Settecento vuol dire inevitabilmente parlare di Manzoni lettore europeo, sia per l’appartenenza di molti degli autori da lui letti a territori culturali estesi oltre i confini nazionali, sia per la dimensione europea di molti degli scrittori italiani da lui presi a modello, non sempre in funzione positiva; sia, naturalmente, per il carattere europeo della cultura settecentesca. L’esplorazione delle biblioteche del Manzoni testimonia una pratica di lettura e postillatura ‘senza frontiere’, avviata già negli anni dell’adolescenza e poi del primo soggiorno parigino, durante il quale egli ha modo di frequentare i salotti e i circoli in cui è ancora viva la tradizione del pensiero illuminista cui è legato anzitutto per via genetica.