In età medievale tra il X e XIII secolo, in Puglia a Sud dell’Italia, è ricorrente la costruzione di cattedrali o di abbazie sul mare. E’ il caso delle cattedrali di Trani, Molfetta e Giovinazzo; della basilica di San Nicola di Bari o della chiesa dell’abbazia benedettina di Santo Stefano a sud di Monopoli ubicata sulla omonima penisola. In questi casi, il locus, se da un lato rappresentava un ruolo egemone per la posizione privilegiata (vicinanza a porti naturali che vedevano partenze e arrivi di pellegrini, crociati e commercianti), dall’altro aveva la necessità di essere protetto sia dalle incursioni nemiche (attraverso torri di avvistamento o quant’altro utile alla difesa) e sia dall’acqua del mare. Queste fabbriche dovevano quindi necessariamente rispondere alle sudette istanze, attraverso una impostazione attenta e possibile solo con una attenta programmazione. Le cattedrali sul mare di Puglia osservano differenti legami con il sito dove sono state innalzate: irregolarità planimetriche dovute alle preesistenze; rapporti costruttivi con le strutture delle chiese inferiori che fungevano anche da protezione distaccando la chiesa superiore da un contatto diretto con il mare. Lo studio finalizzato alla lettura ed interpretazione dei caratteri morfo-tipologici di questi manufatti dettati dal locus è stato condotto attraverso l’incrocio di differenti tipi di indagine quali: analisi di immagini aeree a bassa quota; osservazioni critiche sui rilievi e osservazioni di tipo comparativo. In conclusione saranno presentati i risultati della ricerca che in modo preliminare, intende contribuire allo studio topografico delle cattedrali su citate.
Le Cattedrali sul mare della Puglia
Angela Diceglie
2022-01-01
Abstract
In età medievale tra il X e XIII secolo, in Puglia a Sud dell’Italia, è ricorrente la costruzione di cattedrali o di abbazie sul mare. E’ il caso delle cattedrali di Trani, Molfetta e Giovinazzo; della basilica di San Nicola di Bari o della chiesa dell’abbazia benedettina di Santo Stefano a sud di Monopoli ubicata sulla omonima penisola. In questi casi, il locus, se da un lato rappresentava un ruolo egemone per la posizione privilegiata (vicinanza a porti naturali che vedevano partenze e arrivi di pellegrini, crociati e commercianti), dall’altro aveva la necessità di essere protetto sia dalle incursioni nemiche (attraverso torri di avvistamento o quant’altro utile alla difesa) e sia dall’acqua del mare. Queste fabbriche dovevano quindi necessariamente rispondere alle sudette istanze, attraverso una impostazione attenta e possibile solo con una attenta programmazione. Le cattedrali sul mare di Puglia osservano differenti legami con il sito dove sono state innalzate: irregolarità planimetriche dovute alle preesistenze; rapporti costruttivi con le strutture delle chiese inferiori che fungevano anche da protezione distaccando la chiesa superiore da un contatto diretto con il mare. Lo studio finalizzato alla lettura ed interpretazione dei caratteri morfo-tipologici di questi manufatti dettati dal locus è stato condotto attraverso l’incrocio di differenti tipi di indagine quali: analisi di immagini aeree a bassa quota; osservazioni critiche sui rilievi e osservazioni di tipo comparativo. In conclusione saranno presentati i risultati della ricerca che in modo preliminare, intende contribuire allo studio topografico delle cattedrali su citate.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.