I processi migratori in atto, tema di scottante attualità, comportano anche per il processo penale, che aspiri ad essere equo e scevro da trattamenti ineguali, la necessità di assicurare concretamente le garanzie difensive nei confronti dell’imputato alloglotto. Con la decisione in esame, pur in assenza di un quadro normativo che sanzioni l’omissione, i Giudici di legittimità affermano che la mancata traduzione della sentenza opera come limite al suo passaggio in giudicato e pongono le basi per garantire che la violazione dell’obbligo sancito dal novellato art. 143 c.p.p. non pregiudichi l’esercizio dei diritti di difesa dell’imputato straniero.
Società multilingue e diritto ad un equo processo
PULITO Lorenzo
2016-01-01
Abstract
I processi migratori in atto, tema di scottante attualità, comportano anche per il processo penale, che aspiri ad essere equo e scevro da trattamenti ineguali, la necessità di assicurare concretamente le garanzie difensive nei confronti dell’imputato alloglotto. Con la decisione in esame, pur in assenza di un quadro normativo che sanzioni l’omissione, i Giudici di legittimità affermano che la mancata traduzione della sentenza opera come limite al suo passaggio in giudicato e pongono le basi per garantire che la violazione dell’obbligo sancito dal novellato art. 143 c.p.p. non pregiudichi l’esercizio dei diritti di difesa dell’imputato straniero.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.