Su quali forme di difesa l’opinione pubblica contemporanea può contare per rallentare i fattori distorsivi dell'informazione digitale? In questo paper proviamo a sviluppare una catalogazione di tre potenziali modalità di re-intermediazione dell’ecosistema informativo digitale: una reintermediazione professionale che descrive il recupero di centralità della professione giornalistica nella rivendicazione di tempi e stili ‘lenti’ ovvero compatibili con il pieno svolgimento della funzione di interesse generale dell’informazione; una reintermediazione istituzionale affidata agli organi comunitari ed authority indipendenti, chiamati alla verifica formale del pluralismo sui media, attraverso la tutela di parità di trattamento, obiettività, imparzialità ed equità; una reintermediazione algoritmica, infine, che passa dalla maturazione tra i gestori delle piattaforme online della consapevolezza dei rischi nel mantenere le conversazioni in un sistema aperto privo di regolazione. Dopo una disamina della filiera della disinformazione, per ognuna delle tre modalità, si ricostruisce lo stato dell’arte attingendo alla letteratura sociologica ed al materiale giornalistico per ipotizzare, nelle conclusioni, possibili triangolazioni.
Resistere al disordine informativo. La reintermediazione possibile del giornalismo digitale
Sabino Di Chio
2022-01-01
Abstract
Su quali forme di difesa l’opinione pubblica contemporanea può contare per rallentare i fattori distorsivi dell'informazione digitale? In questo paper proviamo a sviluppare una catalogazione di tre potenziali modalità di re-intermediazione dell’ecosistema informativo digitale: una reintermediazione professionale che descrive il recupero di centralità della professione giornalistica nella rivendicazione di tempi e stili ‘lenti’ ovvero compatibili con il pieno svolgimento della funzione di interesse generale dell’informazione; una reintermediazione istituzionale affidata agli organi comunitari ed authority indipendenti, chiamati alla verifica formale del pluralismo sui media, attraverso la tutela di parità di trattamento, obiettività, imparzialità ed equità; una reintermediazione algoritmica, infine, che passa dalla maturazione tra i gestori delle piattaforme online della consapevolezza dei rischi nel mantenere le conversazioni in un sistema aperto privo di regolazione. Dopo una disamina della filiera della disinformazione, per ognuna delle tre modalità, si ricostruisce lo stato dell’arte attingendo alla letteratura sociologica ed al materiale giornalistico per ipotizzare, nelle conclusioni, possibili triangolazioni.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.