Scritture scolastiche nel Ventennio: gli elaborati degli alunni delle Scuole elementari di Torino per la lotta alla tubercolosi e la tutela della razza (1941)

L’obiettivo della seguente proposta di intervento è quello di analizzare una fonte d’archivio inedita, costituita dagli elaborati prodotti dagli alunni e alunne delle scuole elementari di Torino nel 1941, i quali celebravano – anche attraverso l’uso di apparati iconografici – gli sforzi del regime nel contrastare la diffusione della tubercolosi e preservare così l’integrità fisica della razza ariana italiana (Liguori 2006; Zangla 2014; De Cristofaro 2015). La politica razzista concepita dal regime – e dunque, per esteso, l’identità italiana – trovava la sua applicazione in una vasta serie di ambiti, non più limitati esclusivamente alla tutela della purezza biologica dell’individuo, che includevano al loro interno applicazioni di natura politica, culturale e bio-politica (Gagliani 2001; Beer-Iannuzzi-Foa 2011; Raspanti 2008; Giuliani et al. 2018). L’intervento intende richiamarsi alla letteratura storico-educativa inerente ai componimenti scolastici prodotti negli anni del secondo conflitto mondiale (Meda, Montino, Sani 2010; Badanelli 2012; Wingenter 2012; Gabrielli 2013; Ascenzi 2017; Ascenzi-Sani 2018; Morandini 2019) allo scopo di approfondire la presenza di uno stereotipo educativo il cui effetto è quello di rendere «l’insieme dei temi assai omogeneo, costruito con le stesse idee e con le stesse immagini, a volte con le stesse parole» (Raicich 2005, pp. 94-95). La ricerca sugli elaborati conservati presso l’Archivio di Stato di Torino, lungi dal valutare negativamente i caratteri stereotipati e retorici che contraddistinguono tali componimenti, al contrario intende mettere in risalto tali aspetti, considerati come utili rilevatori delle pratiche didattiche proprie della scuola fascista (cfr. Meda 2020, pp. 17-28).