Amplitudo, brevitas e silenzio: strategie processuali dell’avvocato nelle Lettere di Plinio il Giovane

The collection of letters by Pliny the Younger reveals that a fair measure (modus) must be found between amplitudo and brevitas in preparing and explaining an oration. Even the silence can represent a trial strategy if it is used at the right time and based on thoughtful assessments of what needs to be said. Thus it becomes a very powerful argumentative tool to avoid prolixity and allows to achieve a crucial purpose: synthesis. In fact, a synthetic illustration, but complete and skilfully free from unnecessary burdens, is extraordinarily efficacy, also because it is clear. And clarity, which is achieved by avoiding tedious repetitions or digressions, is a fundamental criterion for an orator. Even more so for a successful lawyer.

Dalle Epistulae di Plinio il Giovane emerge che nel preparare ed esporre una orazione si deve trovare una giusta misura (modus) tra amplitudo e brevitas. Persino il silenzio può rappresentare una strategia processuale, se utilizzato nel momento giusto e in base a ponderate valutazioni riguardanti quanto bisogna dire. Diventa così un potentissimo strumento argomentativo per rifuggire dalla prolissità e permette di conseguire un obiettivo cruciale: la sintesi. Una illustrazione sintetica, ma completa e sapientemente scevra da inutili appesantimenti, è di formidabile efficacia, anche perché risulta chiara. E la chiarezza, che si ottiene evitando stucchevoli ripetizioni o digressioni, costituisce un criterio fondamentale per un oratore. A maggior ragione lo è per un avvocato di successo