Il lavoro esposto in queste pagine offre un sunto preliminare e parziale della ricerca in corso sui laterizi bollati dell’Etruria romana. La ricerca ha coperto l’intero territorio di riferimento tramite lo spoglio bibliografico delle fonti mentre la schedatura autoptica ha raggiunto i confini della Toscana odierna, varcati esclusivamente per lo studio dei materiali lunensi . La differenza numerica e tipologica riscontrata in Toscana tra materiale edito ed inedito motiva l’omissione delle attestazioni umbre e laziali da questo studio sulle produzioni laterizie dell’Etruria romana. L’irreperibilità di numerose produzioni edite e la frequente omissione delle quantificazioni e delle trascrizioni nei testi rendono inoltre preferibile lo studio dei tipi epigrafici piuttosto che del loro numero di attestazioni. La distinzione tra produzioni “municipali” ed “urbane” utilizzata per l’esposizione dei dati è convenzionale ed innegabilmente antiquata. I due termini vengono qui utilizzati per distinguere le produzioni laterizie verosimilmente toscane (“produzioni municipali”) da quelle altrettanto verosimilmente urbane e tiberine (“produzioni urbane”). La forzatura che si esercita nell’applicare questa terminologia deriva in gran parte dalla mancanza di informazioni sui luoghi della produzione ed in minor misura dall’estensione anacronistica della “condizione municipale” a produzioni cronologicamente tarde. Si tiene quindi a precisare che i due termini verranno utilizzati non senza incertezze ma con l’indubbio vantaggio di poter proporre alcune schematizzazioni dei dati distributivi. La mancanza di informazioni riguardanti i luoghi di produzione e l’esistenza di numerose collezioni private complicano oltremodo la realizzazione di un quadro complessivo accurato e sufficientemente articolato. Da una parte, infatti, l’area descritta dalla distribuzione degli esemplari non corrisponde necessariamente all’area di produzione , dall’altra parte i materiali acquisiti attraverso collezioni private non conservano le informazioni riguardanti il luogo di rinvenimento. Le collezioni di laterizi bollati conservate presso il Museo dell’Accademia Etrusca di Cortona, il Museo Guarnacci di Volterra, il Museo Civico di Fiesole ed il Museo Civico di Chianciano offrono un repertorio “urbano”, privo di qualsiasi indicazione circa i luoghi di rinvenimento degli esemplari. Quanto alle datazioni proposte, la Cronologia delle figlinae doliari urbane ha costituito lo strumento per la datazione delle produzioni “urbane” in Toscana mentre, una “cronologia delle produzioni doliari municipali” è tuttora in corso di elaborazione e precisazione. Alcuni esemplari “municipali” vengono datati con precisione dai loro Editori, la maggior parte di essi invece gode di una datazione piuttosto ampia e suscettibile di modifiche. Da ultimo, occorre sottolineare che oggetto della presente ricerca sono le produzioni laterizie bollate e, pertanto, le schematizzazioni proposte non sono immediatamente applicabili alla produzione laterizia nel suo complesso.

La diffusione dei bolli laterizi "urbani" nell'Etruria romana: rapporti tra produzione "urbana" e "municipale"

Gliozzo, E.
2005-01-01

Abstract

Il lavoro esposto in queste pagine offre un sunto preliminare e parziale della ricerca in corso sui laterizi bollati dell’Etruria romana. La ricerca ha coperto l’intero territorio di riferimento tramite lo spoglio bibliografico delle fonti mentre la schedatura autoptica ha raggiunto i confini della Toscana odierna, varcati esclusivamente per lo studio dei materiali lunensi . La differenza numerica e tipologica riscontrata in Toscana tra materiale edito ed inedito motiva l’omissione delle attestazioni umbre e laziali da questo studio sulle produzioni laterizie dell’Etruria romana. L’irreperibilità di numerose produzioni edite e la frequente omissione delle quantificazioni e delle trascrizioni nei testi rendono inoltre preferibile lo studio dei tipi epigrafici piuttosto che del loro numero di attestazioni. La distinzione tra produzioni “municipali” ed “urbane” utilizzata per l’esposizione dei dati è convenzionale ed innegabilmente antiquata. I due termini vengono qui utilizzati per distinguere le produzioni laterizie verosimilmente toscane (“produzioni municipali”) da quelle altrettanto verosimilmente urbane e tiberine (“produzioni urbane”). La forzatura che si esercita nell’applicare questa terminologia deriva in gran parte dalla mancanza di informazioni sui luoghi della produzione ed in minor misura dall’estensione anacronistica della “condizione municipale” a produzioni cronologicamente tarde. Si tiene quindi a precisare che i due termini verranno utilizzati non senza incertezze ma con l’indubbio vantaggio di poter proporre alcune schematizzazioni dei dati distributivi. La mancanza di informazioni riguardanti i luoghi di produzione e l’esistenza di numerose collezioni private complicano oltremodo la realizzazione di un quadro complessivo accurato e sufficientemente articolato. Da una parte, infatti, l’area descritta dalla distribuzione degli esemplari non corrisponde necessariamente all’area di produzione , dall’altra parte i materiali acquisiti attraverso collezioni private non conservano le informazioni riguardanti il luogo di rinvenimento. Le collezioni di laterizi bollati conservate presso il Museo dell’Accademia Etrusca di Cortona, il Museo Guarnacci di Volterra, il Museo Civico di Fiesole ed il Museo Civico di Chianciano offrono un repertorio “urbano”, privo di qualsiasi indicazione circa i luoghi di rinvenimento degli esemplari. Quanto alle datazioni proposte, la Cronologia delle figlinae doliari urbane ha costituito lo strumento per la datazione delle produzioni “urbane” in Toscana mentre, una “cronologia delle produzioni doliari municipali” è tuttora in corso di elaborazione e precisazione. Alcuni esemplari “municipali” vengono datati con precisione dai loro Editori, la maggior parte di essi invece gode di una datazione piuttosto ampia e suscettibile di modifiche. Da ultimo, occorre sottolineare che oggetto della presente ricerca sono le produzioni laterizie bollate e, pertanto, le schematizzazioni proposte non sono immediatamente applicabili alla produzione laterizia nel suo complesso.
2005
952-5323-10-2
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11586/424715
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