Il presente contributo di ricerca analizza i problemi giuridici legati alla natura atipica di tale strumento, che sono molteplici ed attengono, da un lato alla configurabilità e legittimità giuridica, conformemente al principio di sussidiarietà valorizzato dalla Costituzione italiana ma in armonia con la normativa e la giurisprudenza europea, di un “modello De.Co”, eventualmente assimilabile ad altri esistenti, sempre a livello locale, in Paesi dell’UE con la medesima vocazione agro-alimentare; dall’altro alla sovrapposizione/competizione con i simboli comunitari che attestano la qualità del prodotto e con i marchi territoriali; infine alla contrapposizione tra l’emergente esigenza di valorizzare le produzioni locali (esigenza che attiva i principi di autonomia degli enti territoriali riconosciuta dalla Costituzione riformata nel Titolo V) ed i principi comunitari in materia di concorrenza e libera circolazione delle merci. Successivamente, il lavoro si sofferma su alcune delle De.C.O. promosse in Puglia e sullo stato di avanzamento delle stesse, al fine di comprendere se tale pratica designativa si inscriva in un progetto socio-economico compiuto o se, al contrario, si riduca ad un mero atto linguistico incapace di rispondere ai bisogni collettivi locali
Le De.Co. in Puglia: una pratica designativa senza cornice narrativa
Francesca Rinella;
2022-01-01
Abstract
Il presente contributo di ricerca analizza i problemi giuridici legati alla natura atipica di tale strumento, che sono molteplici ed attengono, da un lato alla configurabilità e legittimità giuridica, conformemente al principio di sussidiarietà valorizzato dalla Costituzione italiana ma in armonia con la normativa e la giurisprudenza europea, di un “modello De.Co”, eventualmente assimilabile ad altri esistenti, sempre a livello locale, in Paesi dell’UE con la medesima vocazione agro-alimentare; dall’altro alla sovrapposizione/competizione con i simboli comunitari che attestano la qualità del prodotto e con i marchi territoriali; infine alla contrapposizione tra l’emergente esigenza di valorizzare le produzioni locali (esigenza che attiva i principi di autonomia degli enti territoriali riconosciuta dalla Costituzione riformata nel Titolo V) ed i principi comunitari in materia di concorrenza e libera circolazione delle merci. Successivamente, il lavoro si sofferma su alcune delle De.C.O. promosse in Puglia e sullo stato di avanzamento delle stesse, al fine di comprendere se tale pratica designativa si inscriva in un progetto socio-economico compiuto o se, al contrario, si riduca ad un mero atto linguistico incapace di rispondere ai bisogni collettivi localiFile | Dimensione | Formato | |
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